Ssangyong

La Ssangyong è una delle principali case automobilistiche sud coreane. Essa è stata fondata nel 1954 con il nome di Ha Dong-hwan Motor Workshop.
Nel 1964 dopo aver inglobato la Dongbang cambia il suo nome in Ha Dong-Hwan Motor Co., Ltd. e produce Jeep su licenza per l’esercito statunitense congiuntamente a camion ed autobus.
Nel 1977 vengono prodotte Jeep a 4, 5 o 6 posti tutte con motore diesel, vendute negli anni successivi anche come Taxi o spalaneve.

Nel 1986 accade la svolta e la SsangYong Business Group acquisisce le quote societarie della Ha Dong-Hwan Motor Co., Ltd. assumendo l’attuale denominazione di SsangYong Motor nel 1988.
La nuova società decide di acquistare l’80% della casa inglese Panther Westwinds, specializzata in sportive retrò. Tuttavia il tentativo di costruire una sportiva 4×4 con motore Cosworth porta alla chiusura della casa britannica nel 1990 per gli alti costi di realizzazione. Alcuni dei pochi esemplari prodotti furono venduti con il marchio Ssangyong.

Ssangyong decise di puntare alla realizzazione di vetture proprie, siglando un accordo con Mercedes-Benz per la realizzazione di motori e cambi su licenza.
La prima Ssangyong che vide la luce da questa nuova collaborazione, nel 1993, fu il suv Musso che utilizzava motori a 6 clilindri benzina o 5 cilindri diesel e parti meccaniche della Mercedes Classe E.
Nel 1996 uscì il secondo modello di Ssangyong, un van denominato Istana che condivideva molti componenti della Mercedes-Benz 100, uscita di produzione l’anno precedente.
Sempre nel 1996 un nuovo suv con componentistiche Mercedes-Benz fa il suo ingresso sul mercato, la Korando.

L’anno successivo è la volta della berlina Chairman H, realizzata sulla base della Mercedes-Benz classe E W124.
Nel 1997 la Daewoo diventa socio di maggioranza e assume il controllo del marchio che tuttavia è costretta a cedere dopo soli tre anni a seguito di una grave crisi societaria. Fu così che la Ssangyong tornò ad essere indipendente e presentò nel 2001 il modello di punta del marchio, la Rexton. Essa è un imponente Sport Utility Vehicle, dalla meccanica robusta e dai motori diesel e benzina di origine MB. In alcune versioni è presente anche il riduttore per i percorsi più impegnativi. E’ stata venduta in Italia a partire dal 2002, ed è senza dubbio il modello più apprezzato del marchio.

Nel 2004 il colosso cinese SAIC acquista il 51% della società. Nei due anni successivi vengono presentati nuovi modelli, tutti con telaio a longheroni, trazione posteriore o integrale e marce ridotte. La prima è un suv medio/grande, la Kyron. Successivamente tocca alla Actyon, un suv medio con carrozzeria a cinque porte e il profilo posteriore basso come quello di una coupè che viene venduto anche in versione Pick up. Infine la Rodius, una grande monovolume con le caratteristiche meccaniche di un vero fuoristrada.

Nel 2008, a seguito di gravi problemi finanziari la casa sud coreana è in amministrazione controllata.
Dal 2010, il colosso indiano Mahindra acquista la società con l’intento di rilanciarla: affida il design della nuova Korando alla matita italiana di Giorgetto Giugiaro e conquista nuovi clienti.
Nel 2015 nascono due nuovi modelli: la Tivoli e la XLV, due crossover pensate per rubare fette di mercato alle concorrenti europee e giapponesi.
Record positivo è stato annunciato da Ssangyong per la Tivoli, che ha raggiunto le 100.025 unità vendute in meno di due anni dal lancio ufficiale in Corea. Mai nella storia della Casa coreana un suo modello aveva toccato tale prestigiosa cifra in così poco tempo.
Per il 2018 è previsto il lancio della nuova Rexton e avrà una robusta struttura con telaio a longheroni, ponte posteriore e marce ridotte.
Ssangyong significa la casa dei draghi gemelli, mentre il logo è una rappresentazione stilizzata di due draghi intrecciati che sale al cielo.

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