Lamborghini nasce per essere l’eterna rivale delle Ferrari. E così accade ancora oggi ad oltre 54 anni dalla fondazione.
Per riassumere la storia di un marchio come quello Lamborghini ci vorrebbe un libro intero e farlo in poche righe è un’impresa ardua. L’azienda venne fondata negli anni Sessanta dopo una lite tra Enzo Ferrari e Ferruccio Lamborghini: Ferruccio, costruttore di trattori e non solo, aveva una Ferrari 250 GT e lamentava dei problemi alla trasmissione. Così pensò bene di andare ad esprimere delle lamentele e proporre dei consigli ad Enzo Ferrari, il quale – orgoglioso com’era – rispose malamente a quell’uomo “che guida solo trattori”. Di tutta risposta Ferruccio decise di avviare un progetto tutto suo di supercar, perfetta in ogni aspetto. Da lì sarebbe nata la 350 GTV e l’azienda venne ufficialmente fondata il 7 maggio del 1963.
I primi modelli ebbero un successo discreto, ma la vera fama dell’azienda arriverà solo quando venne presentata al pubblico la rivoluzionaria Lamborghini Miura, nel 1966. Si trattava di una supercar dallo stile avveniristico per l’epoca (bellissima ancora oggi) firmato Bertone, con motore posteriore e cofani anteriore e posteriore in alluminio. Non era certamente esente da difetti come si sarebbe aspettato Ferruccio, ma divenne certamente una delle supercar più belle ed ambite di quel tempo. Il motore era un V12 da 3.9 litri capace di una potenza di oltre 350 cavalli.
Negli anni Settanta l’azienda attraversa un periodo difficile, tra l’abbandono di Ferruccio Lamborghini e la crisi petrolifera: l’unico modello veramente di successo di quel periodo è la Countach, nata nel 1974 con una linea a cuneo inconfondibile. Negli anni Ottanta arriva la Lamborghini LM002, un fuoristrada di lusso ispirato alle Humvee e realizzato a partire dalla concept Cheetah. La Countach resta un successo fino all’inizio degli anni Novanta, quando viene presentata l’incredibile Diablo. Nel 1998 l’azienda passa nelle mani del gruppo Volkswagen, che ne rivoluzione la meccanica e la rende capace di record di vendite prima impensabili. La prima Lamborghini del nuovo corso è la Murciélago, presentata nel 2001 e rimasta sul mercato fino al 2010.
La gamma odierna ruota attorno a due modelli. Quello più economico, per così dire, è la Huracán, disponibile sia in versione chiusa che spider. Disponibile sia a trazione posteriore che integrale, monta motori con potenze fino a 639 cavalli. Al top della gamma c’è, poi, la Lamborghini Aventador, forte del suo incredibile V12 da 6.5 litri, con una potenza di 740 cavalli. Anche per lei c’è la trazione integrale permanente, che garantisce performance davvero incredibili.
Il passaggio nelle mani del gruppo Volkswagen ha mantenuto il centro ricerche in Italia, ma ha permesso di ottenere nuovi fondi per gli investimenti. La meccanica si è evoluta notevolmente passando alla trazione integrale, mentre lo stile, pur rimanendo inconfondibile ed aggressivo, ha forse perso un po’ dell’originalità dei modelli di un tempo.
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