Nelle aree ZTL le multe sono sempre dietro l’angolo. Infatti, le aree delle zone a traffico limitato sono sempre nell’occhio del ciclone, per il fatto che le sanzioni colpiscono, a volte, alla cieca. In alcuni casi, tanti automobilisti sono stati sanzionati a brevissima distanza dall’orario previsto per la chiusura o per l’apertura alla circolazione. Così è accaduto, per esempio, a Lecce, dove il sistema è attivo da poco tempo. Ma l’infrazione registrata dalla macchina elettronica indica che l’automobilista l’ha commessa solo per un minuto o due, senza prevedere, dunque, nessuna tolleranza riguardante i limiti temporali. In pratica, senza prevedere che ci possa essere un difetto di sincronizzazione tra diversi orologi, le macchinette elettroniche collegate alle ZTL non hanno previsto nemmeno un secondo di scarto.
Nel merito, però, è intervenuto il Giudice di Pace di Bologna, che ha censurato il comportamento della P. A. che non ha previsto un minimo di tolleranza temporale, per i varchi elettronici. Come ci segnala Giovanni D’Agata, di Italia dei Valori, fondatore dello ‘Sportello dei Diritti’, il fatto dimostra che è impossibile avere una sincronizzazione degli orologi.
Infatti, la mancanza di uno strumento che dimostri agli automobilisti che i rilevatori sono in funzione rende incolpevole l’errore di coloro i quali entrano nella ZTL, in prossimità degli orari di attivazione o disattivazione del sistema elettronico. È giustificata, quindi, la differenza di orario che esiste fra il timer dell’apparecchiatura di rilevamento e la minima differenza di orario a cui l’automobilista fa affidamento.