Cambiano le regole per la ZTL di Milano, situazione che riguarda non solo i residenti, ma anche chi lavora nel capoluogo lombardo. Mettere mano al portafoglio sarà inevitabile.
L’introduzione della ZTL a Milano è stato uno dei provvedimenti più discussi degli ultimi anni, soprattutto perché sono stati in tanti a sottolineare quanto sia ingiusto dover pagare per accedere con la propria auto in una determinata zona. E l’idea che questa mossa sia giustificata dalla volontà di abbassare i livelli di inquinamento non è da molti ritenuta sufficiente. Da tempo, infatti, sono tante le famiglie che si ritrovano costrette a tagliare il superfluo, proprio per questo dover mettere in conto anche questa spesa non è giustificabile.
Anzi, c’è stato chi si è ritrovato addirittura costretto a cambiare auto perché quella che aveva non era considerata idonea perché troppo inquinante. Chi pensa che però la situazione sia destinata a restare come accaduto finora resterà deluso.
ZTL Milano: il cambiamento non piace a nessuno
Il Comune sembra essere intenzionato a modificare le regole per l’accesso alla ZTL di Milano, ma in un modo che non farà certamente piacere alla maggioranza delle persone.
Il primo cambiamento riguarderà proprio Area C, il cui costo di ingresso passerà da 5 a 7,50 euro a partire dal 30 ottobre. Non solo, si pensa inoltre di rendere obbligatorio il ticket anche nelle giornate di sabato, domenica e festivi, mentre ora era previsto solo dal lunedì al venerdì, anche se non è stato ancora deciso quando quest’ultimo provvedimento entrerà in vigore. A esprimersi a riguardo sarà il Consiglio Comunale.
Si è deciso inoltre di modificare anche le regole in vigore per quanto riguarda le strisce blu nella Cerchia dei Bastioni: al momento la sosta è a pagamento delle 8 del mattino alle 24, mentre con la nuova delibera lo si farà dalle 8 alle 19, in modo tale da disincentivare la lunga permanenza di automobili e favorire la rotazione dei posti. Non sarà comunque vietato parcheggiare nelle aree a pagamento dalle 19 alle 8, ma senza alcuna limitazione oraria.
Le motivazioni dietro la scelta
Il sindaco Beppe Sala era certamente consapevole che le decisioni relative alla ZTL Milano avrebbero potuto suscitare malumore, soprattutto perché a essere interessati non sono solo i residenti ma anche chi ogni giorno arriva in città per motivi di lavoro. Ancora una volta quindi si accusa il primo cittadino di non essere attento ai problemi che vive la gente, come già aveva dimostrato obbligando alcuni a cambiare auto, senza pensare quanto questo progetto per alcuni sia impraticabile.
Il politico ha però difeso la sua mossa, sottolineando che dietro tutto questo c’è una motivazinoe ben precisa. “Avevamo agganciato simbolicamente il ticket di Area C a quello del biglietto del trasporto pubblico, che era 1,50 quando è stata introdotta Area C e adesso è 2,20 – sono le parole di Sala riportate da ‘La Gazzetta dello Sport’ -. 7,50 non è un numero a caso. E’ un prezzo che non toccavamo da una vita“.
Sulla stessa lunghezza d’onda, e non potrebbe essere diversamente, anche Arianna Censi, assessore alla mobilità, che ha spiegato anche da cosa nasca l’idea di rendere a pagamento Area C nel weekend: “Stiamo notando che il numero di ingressi nelle giornate di sabato, domenica e festivi è uguale a quello degli altri giorni. Non si tratta di gente che si sta recando al lavoro, ma di persone che si spostano per shopping o attività simili. Non si tratta di una misura volta a incassare”. In rifrimento a quest’ultima frase, però, i numeri sembrano dire altro: Palazzo Marino dovrebbe circa 15 milioni di euro in più, rispetto ai 30 milioni di euro attuali.