ZTL, adesso anche se entri così rischi una raffica di multe: cosa c’è da sapere

Nelle città italiane ed europee sono cresciute a dismisura le zone a traffico limitato: provare qualche trucco per evitare può essere pericoloso

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Le telecamere presenti all’inizio delle zone a traffico limitato (Instagram)

Combattere le emissioni è la grande battaglia del decennio. Da anni, infatti, sia in Italia che all’estero l’obiettivo è quello di migliorare drasticamente la qualità dell’aria e, per farlo, vengono utilizzate regole stringenti specialmente per le automobili. Dopo aver testato numerose volte le giornate di traffico a targhe alterne, specialmente nelle grandi città e nei momenti in cui la qualità dell’aria era ai minimi storici, per ridurre l’inquinamento giornaliero sono state adottate sempre di più le zone a traffico limitato.

Le ZTL sono delle aree nelle quali l’accesso e il traffico veicolare sono limitate. Possono solamente circolare all’intero di queste zone coloro che hanno permessi speciali oppure chi possiede un’auto elettrica o ibrida. L’istituzione di queste zone è avvenuta già da decenni, ma negli ultimi anni sono state ampliate in quasi tutte le città per salvaguardare il centro storico o le aree critiche.

ZTL, provare questo trucco è pericoloso: ecco cosa si rischia

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Auto senza targa: cosa si rischia nelle ZTL? (Instagram)

Ovviamente, grazie a questa idea, i risultati sono ampiamente visibili. Nelle ZTL, oltre a garantire il libero passeggio dei cittadini, le emissioni sono state praticamente azzerate. Per controllare il passaggio dei veicoli i Comuni hanno installato telecamere che leggono le targhe dei veicoli in entrata, per verificare chi ha effettivamente il permesso per transitare. Gli automobilisti sono anche aiutati dai navigatori proprio in quest’ottica, specialmente se si trovano in città che non conoscono: Google Maps, ad esempio, garantisce la possibilità di evitare le zone a traffico limitato, utilizzando dei percorsi alternativi.

Ma, si sa, c’è sempre qualcuno che vuole cercare di aggirare le regole. Per poter provare a passare indenni vengono adottati diversi stratagemmi da alcuni “furbetti” che però rischiano di avere conseguenze molto salate. La più frequente è sicuramente quella di cercare di oscurare la targa: alcuni automobilisti, infatti, utilizzano delle mascherine per coprire la targa dei loro veicoli nelle zone a traffico limitato. In questo modo sperano di evitare le multe emesse dalle telecamere di sorveglianza.

Occultare la targa può sembrare un’ottima soluzione per provare ad aggirare il sistema delle telecamere, ma la modifica o l’oscuramento delle targhe è punito severamente. In Spagna la multa per tale comportamento può arrivare fino a 6.000 euro. Anche in Italia, le sanzioni per chi tenta di eludere i controlli sono pesanti e possono includere multe elevate e provvedimenti legali. Addirittura una targa non valida può anche causare il sequestro del mezzo.

 

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