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Il 2013 è l’anno del centenario Aston Martin e, logicamente, non si sono ancora spente le festività per celebrare lo storico marchio britannico. Lo scorso weekend ai Kensington Gardens si è tenuto il più grande raduno di sempre di vetture Aston Martin, comprendente oltre 550 vetture di ogni epoca. Questa è stata anche l’occasione per svelare in anteprima assoluta il tributo di Zagato per l’azienda britannica: le Aston Martin DBS Coupé e DB9 Spyder by Zagato, due esclusive one-off. Oltre 50.000 fan sono accorsi a rifarsi gli occhi di fronte a così tanta abbondanza: pensate che, secondo le stime, c’era un parco auto per un valore complessivo di 1.2 billioni di euro che, tanto per rendere l’idea, stando al cambio attuale corrispondono a circa 1.165.000.000.000 euro. Una cifra veramente da capogiro.
Cominciamo col parlare della versione chiusa, la Aston Martin DBS Coupé Centennial by Zagato. Realizzata a partire da una normale DBS, come ci dice il nome stesso, è mossa dallo stesso motore V12 da 6.0 litri, capace di sviluppare una potenza massima di 517 cavalli, ed è stata costruita su richiesta di un anonimo “imprenditore giapponese giovane ed elegante”. Norihiko Harada, Chief Designer Zagato, ha spiegato che: “Ridisegnare la DBS era un lavoro davvero difficile. La DBS è già una delle più belle vetture sportive dei giorni nostri. La nostra sfida era di unire il look sportivo con un’impronta da gran turismo mediterranea, tipico marchio di fabbrica delle creazioni di Zagato”. Esteticamente la zona di maggiore impatto estetico è il frontale, molto pronunciato e contraddistinto dalla presenza della grossa griglia centrale, ai lati della quale si insinuano due piccoli gruppi ottici. Una soluzione di impatto, che tutto subito può lasciare spiazzati, ma che a noi piace. Dal cofano anteriore nascono due fasce argentate che poi proseguono sotto ai finestrini laterali, per poi confluire sopra al lunotto posteriore. La coda, infine, appare tagliata di netto. Gli interni restano, poi, quelli della normale DBS, ai quali Zagato ha aggiunto nuovi colori e rivestimenti.
Purtroppo non si conoscono le prestazioni, ma possiamo facilmente immaginare che siano simili a quelle della versione d’origine: 0-100 km/h in circa 4,3 secondi e velocità massima di 307 km/h.
Aston Martin DB9 Spyder by Zagato
Veniamo ora a spendere qualche commento sull’altra one-off, l’Aston Martin DB9 Spyder Centennial by Zagato, realizzata su volere di Peter Read, collezionista americano. Il neo proprietario ha dichiarato che: “l’Aston Martin DB9 Spyder Centennial fonde perfettamente il DNA Aston Martin con quello Zagato, combinando l’eleganza del design, tipica di Zagato, con l’anima, la potenza e il prestigio di un’Aston Martin. Quest’auto riassume tutto lo stile senza tempo di Aston Martin e Zagato”. A livello estetico non si discosta molto da quello dell’altra vettura appena descritta. Troviamo solo piccole differenze, come le feritoie sui parafanghi anteriori o i sidemarkers (per rispettare le normative USA sulla sicurezza). Anche per lei troviamo il 6.0 litri V12 capace di 517 cavalli e 570 Nm.