La Yamaha pesca in casa della Ducati: per rilanciarsi, i giapponesi hanno puntato su un uomo in particolare, ecco chi.
La Ducati ha deluso tutte le contenders per due anni consecutivi mandando alla vittoria Pecco Bagnaia. Chi ha lavorato ad altri progetti a fine stagione si è potuto dire più o meno contento nel 2022 e nel 2023, ma di certo non ha potuto non ammettere che a Borgo Panigale il lavoro svolto sia stato dei migliori. Tra l’altro proprio la casa italiana ha anche messo a segno un incredibile colpo nel mercato piloti.
Naturalmente parliamo di Marc Marquez che dal nuovo Mondiale sarà alla guida di una Desmosedici, quella della Gresini Racing. E così c’è chi da Ducati trae ispirazione e chi addirittura fa di più, cercando nel personale del team italiano un elemento in più da cui ripartire come ha fatto da poco la Yamaha.
Nel 2022 la Ducati ha già dovuto dire addio a tre nomi importanti come Alberto Giribuola, Cristhian Pupulin e Fabiano Sterlacchini. Un anno dopo comunque, è stata ancora la moto italiana a veder il proprio pilota vincere il Mondiale. Ora però c’è un altro nome da depennare dal proprio staff perché come detto, la Yamaha cercherà di ripartire proprio da lui: l’ingegner Massimo Bartolini.
Non sarà facile per la casa di Borgo Panigale ripartire senza il proprio responsabile della performance della moto, soprattutto senza un uomo fidato di Luigi Dall’Igna. Per alcuni, Bartolini era addirittura uno dei collaboratori più fidati del numero uno della rossa ed ora i suoi consigli finiranno a Gerno di Lesmo. Sicuramente la crescita di Bartolini è stata esponenziale negli ultimi anni, visto che parliamo di un uomo ormai storico della Ducati.
L’ingegnere italiano ha deciso quindi di mettersi in proprio e cercare, chissà, maggiori responsabilità con una scuderia nuova ed infatti in Yamaha sarà il nuovo direttore tecnico alle spalle di Takahiro Sumi. Inoltre, arriverà in una scuderia che ha sì bisogno di rilancio ma che ha anche già i piloti giusti per tentare di avere un 2024 vincente, ovvero Fabio Quartararo e Alex Rins.
Progetti interessanti, inoltre, proprio quelli del team giapponese che nel 2025 punta a far diventare il VR46 Racing di Valentino Rossi la propria squadra satellite. Avverrebbe così il secondo “scippo” a Ducati in due anni. Per ora però si punta a far meglio nel nuovo Mondiale per poter anche convincere Quartararo a restare.