La casa produttrice cinese continua a ricevere commenti positivi riguardo i propri veicoli, ma una dichiarazione del genere sorprende tutti
La rivoluzione elettrica è avviata. L’obiettivo comune è quello di spingere e invogliare i cittadini a fidarsi delle auto a zero emissioni per procedere con la transizione ecologica di cui si parla ormai da anni. La verità è che però gli automobilisti non sembrano ancora convinti di questa evoluzione e questo lo si denota dalle vendite, decisamente inferiori rispetto alle aspettative.
Tutti i brand, però, vanno nella stessa direzione e stanno investendo centinaia di milioni per migliorare i propri modelli elettrici e renderli davvero competitivi sul mercato. In quest’ottica, però, va fatta una grande differenza: i produttori asiatici sono nettamente avanti rispetto agli occidentali.
Parole incredibili del Ceo di Ford: si scatenano le polemiche
Il divario tra i due mercati, al momento, è abissale. Il mondo dell’elettrico parla cinese e per diverse ragioni che danno più di una conferma. Innanzitutto quasi tutti i brand occidentali stanno vivendo un periodo nero con la diminuzione di vendite e i bilanci in rosso e poi anche per un motivo tecnologico: il monopolio orientale sulle batterie. E poi c’è la questione economica come i pesanti dazi sulle importazioni.
Ma ancora più di tutti questi fattori ce n’è uno, magari meno tangibile su larga scala, ma che fa capire le enormi differenze ancora presenti. L’amministratore delegato di un’azienda automobilistica occidentale che, nonostante l’offerta di elettriche della sua azienda, sceglie di comprare l’elettrica di un marchio cinese concorrente. Stiamo parlando di Jim Farley, il Ceo di Ford, che ha ammesso senza problemi di utilizzare una Xiaomi SU7 per i suoi spostamenti quotidiani: “Vado in giro per Chicago con una Xiaomi SU7 importata da sei mesi ormai. È un’auto fantastica, e non la cambierei”, ha dichiarato senza peli sulla lingua.
“L’elettrica di Xiaomi è già qui, ed è un’auto fantastica. Ne vendono 10.000 o 20.000 al mese, ci vogliono sei mesi per averne una. Xiaomi è un marchio di consumo molto più forte di quello delle aziende automobilistiche”, ha aggiunto. Se da un lato i produttori di telefonia occidentali non sono interessati al mercato delle auto, dall’altra parte del mondo Huawei e Xiaomi hanno una visione differente e sono all’interno di ogni veicolo prodotto.
Farley, poi, ha sottolineato i problemi del momento: “Ci troviamo nella stessa situazione dei Big Three, che non riuscirono a elaborare un piano strategico”, facendo riferimento a quando negli anni ’70 e ’80 le grandi industrie automobilistiche americane – Chrysler, Ford e General Motors – non seppero contrastare efficacemente lo sbarco in USA di Toyota e Honda, perdendo grandi quote di mercato. Il Ceo di Ford fa un parallelo con quel periodo per spiegare le difficoltà attuali: “Le aziende americane furono lente ad adattarsi alla nuova concorrenza, al tempo. Non dovrà succedere questa volta, anche se a differenza del passato in questo campo siamo partiti da zero”.