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Della nuova famiglia di SUV svedesi Volvo XC90 è stato il primo ad aver fatto breccia sul mercato, quindi di fatto è anche il più “vecchio”. Sembra giusto che il brand abbia pensato ad un restyling di metà carriera, per aggiornarlo in minima parte esteticamente ma per renderlo decisamente più al passo con i tempi anche in fatto di motorizzazioni. L’obiettivo è sempre la riduzione dei consumi e l’elettrificazione.
Sembrano maturi i tempi per un restyling della Volvo XC90, che in questa versione 2020 non offre un’estetica rivoluzionata – anzi forse solo i più preparati potrenno notare effettivamente la differenza – ma cambia dal punto di vista dell’elettronica e delle motorizzazioni. Insomma, poco fuori e tanto dentro.
Esteticamente si riconosce solo una griglia anteriore leggermente diversa, poi il look dei cerchioni e, di fatto, alcune colorazioni disponibili per la carrozzeria. Anche internamente le variazioni non sono esattamente di spicco, perchè la conformazione della plancia non è cambiata. Cambia però la disposizione dei sedili, che su questa versione può essere scelta in versione a 5, 7 oppure – novità – 6 posti. Curioso adesso un rivestimento riservato ai sedili, che sono in misto lana.
Quello che però risulta decisamente più interessante di questo aggiornamento è l’adozione del propulsore siglato con la lettera “B”. Si tratta di un propulsore abbinato ad un sistema di recupero dell’energia in frenata di nuova concezione, che quindi mette meno sotto stress l’alternatore e permette di raggiungere un risparmio di carburante addirittura del 15%. Insomma un particolare decisamente non da poco nel computo complessivo, che per giunta comanda il sistema attraverso un imput senza fili, essendo di tipo brake-by-wire.
Questa nuova motorizzazione si aggiunge alla gamma ibrida di Volvo XC90 in versione T8 e monta a sua volta tutti i più avanzati sistemi di sicurezza sviluppato dal brand svedese: il Cross Traffic Alert è stato migliorato, ma è arrivato al debutto anche l’Oncoming Lane Mitigation.