A 16 anni dal debutto della prima generazione Volkswagen Tiguan è pronta per stupire ancora il pubblico: tutti i dettagli del nuovo modello
Ormai il tempo è maturo. Perché se fino ad oggi 7,4 milioni di clienti nel mondo hanno puntato sulla Volkswagen Tiguan, decretando il suo successo assoluto tra i Suv del segmento D, la vita va avanti. Due generazioni e diverso restyling non bastano, ormai sono maturi i tempi per una nuova evoluzione che arriverà nel 2024.
Una storia cominciata nel 2007. con un modello nato dalla base di altre vetture iconiche come Volkswagen Golf e Touran, ma anche Audi A3 e SEAT Altea. Già all’epoca i clienti potevano scegliere fra quattro allestimenti, compreso quello sportivo, in base al loro stile di guida ma anche alla destinazione finale.
Il primo restyling nel 2011 ha interessato soprattutto gli esterni a partire dall’estetica anteriore con fari e paraurti diversi, oltre all’arrivo delle luci posteriori a LED. Ma soprattutto una nuova generazione presentata nel 2015, arrivata sul mercato l’anno successivo. Un’evoluzione profonda, sempre più indirizzate verso un’anima sportiva.
In questo caso Volkswagen aveva aumentato l’altezza da terra e aveva ampliato la gamma dei motori, quattro a benzina e quattro a gasolio, tutti turbo. Partivano dal 1.4 TSI da 125 CV e 150 CV, per arrivare fino al 2.0 TDI da 240 CV. Ma la nuova Tiguan aveva anche introdotto il 4Motion Active Control, sistema di trazione integrale permanente e regolabile.
L’ultimo restyling, almeno fino ad oggi, era quello dell’estate 2020 che aveva portato anche alle varianti Tiguan R e Tiguan eHybrid, al vertice della gamma motori. In particolare la Tiguan R è alimentata con un 4 cilindri in linea turbocompresso da 2,0 litri per 320 CV abbinato a un sistema di trazione integrale e al cambio automatico doppia frizione DSG.
Volkswagen Tiguan, in arrivo la terza generazione: sta per cambiare tutto
Così arriviamo ai giorni nostri e a quello che sarà il futuro della Volkswagen Tiguan che è quasi pronta per il debutto ufficiale. Succederà il prossimo autunno in anteprima, con le consegne che dovrebbero partire dai primi mesi 2024.
Sarà basato sulla piattaforma MQB Evo, quindi avrà una lunghezza di 4,5, con oltre 30 millimetri in più, per 1640 mm di altezza e 1939 mm di larghezza. Aumenta anche il passo che arriva a 2681 millimetri, in attesa dell’atteso lancio per la versione a 7 posti. Cresce quindi di conseguenza anche il vano bagaglio portato in condizioni normali a 648 litri, quindi 33 litri in più rispetto a quello che è oggi.
Cosa cambia a livello estetico? Anzitutto la fanaleria, perché dopo il debutto sul Touareg anche qui arriveranno i fari IQ.LIGHT HD matrix a LED opzionali che possono illuminare la strada fino a 500 metri. Nella parte posteriore invece sarà piazzata una striscia a LED a tutta larghezza.
L’interno si presenta rinnovato e con un nuovo sistema di informazione e intrattenimento. Spicca lo schermo fino a 15” con una diagonale fino a 38 centimetri per visualizzare in modo chiaro funzioni essenziali come navigazione, climatizzazione e musica
La Tiguan monterà solo un cambio automatico a doppia frizione DSG e al pari dei modelli ID. tutte le funzioni del cambio sono spostate vicino al volante. Basta una leva sul lato destro del piantone dello sterzo, con il selettore da ruotare in avanti o indietro per scegliere le funzioni di un cambio automatico. Invece le leve per cambiare marcia manualmente sono dietro al volante.
I modelli con tecnologia 4Motion Active Control avranno anche un nuovo display OLED nella console centrale per gestire alcune funzioni, come la modalità di guida preferita.
Motorizzazioni e altre novità: vi sveliamo tutto sulla Tiguan Model Year 2024
La Tiguan sarà in commercio con sedili anteriori ergoActive in opzione che propongono una regolazione a livello lombare pneumatica a 4 vie oltre ad un massaggio pneumatico negli schienali dei sedili. Presenti anche riscaldamento dei sedili e ventilazione dei sedili.
Quali sono altre novità previste per la Tiguan Model Year 2024? Monterà sospensioni a controllo elettronico per garantire maggiore comfort e dinamica. Sarà dotata di serie del Vehicle Dynamics Manager, un sistema già visto sull’ultima generazione della Golf GTI. Controlla le funzioni dei bloccaggi elettronici dei differenziali eseguendo interventi di frenata specifici per ogni ruota con regolazioni nella rigidità dell’ammortizzatore.
In fondo abbiamo lasciato il capitolo motorizzazioni. Partendo dalla piattaforma MQB evo, sono possibili diversi tipi di alimentazione: turbodiesel (TDI), turbo a benzina (TSI), turbo a benzina mild hybrid (eTSI) e infine ibridi plug-in (eHybrid). In particolare questi ultimi avranno un’autonomia solo elettrica fino a 100 chilometri.
Quindi avremo un motore benzina 1.5 TSI mentre nel caso dell’ibrido saranno due le versioni, da 150 e 200 kW, quindi con un motore elettrico da 40 o da 70 kW piazzato all’interno del cambio automatico DSG a sei rapporti. E in tutte le versioni eHybrid, la ricarica a corrente alternata sarà più veloce ma sarà anche possibile la ricarica a corrente continua DC, funzione prevista di serie.
Soltanto al momento della presentazione ufficiale conosceremo anche i prezzi di lancio per il mercato italiano. Ma bastano già questi particolare per suscitare curiosità e ammirazione nel pubblico.