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La nascita di una Volkswagen Polo R sembrava fosse un programma non troppo attuale nei piani della casa di Wolfsburg. Ad accelerare la roadmap ci ha pensato l’annuncio dell’ingresso, il prossimo anno, nel mondiale rally. Una vetrina privilegiata, da sfruttare commercialmente per sostenere un modello antagonista delle piccole utilitarie più pepate: Renault ha pronta la Clio RS200 Turbo, Mini la John Cooper Works, sono loro le piccole hatchback più in voga, mentre anche la Audi A1 arriverà presto con un motore over 200 cavalli. La Polo R non sarà da meno, potendo contare su dettagli all’apparenza secondari, ma in realtà decisivi per orientare le scelte degli appassionati più esigenti sul piano tecnico.
Come spesso accade quando si tratta di anticipare modelli futuri, ci sono punti fermi e ipotesi da approfondire. Tra le certezze c’è il motore, l’unità da 225 cavalli che spingerà la Volkswagen Polo R a prestazioni notevoli: toccherebbe i 240 orari, con un’accelerazione da zero a cento in appena 6 secondi. Numeri impressionanti perché migliori anche della Mini John Cooper Works, “ferma” a 6.5 secondi e 238 orari.
Attualmente il motore più potente sotto il cofano della Polo è il millequattro TSI da 180 cavalli, impiegato sulla versione Gti. Per agguantare i 45 cavalli extra, evidentemente non si poteva lavorare sulla stessa base. Così, un bel trapianto tra donatori altamente compatibili risolverà il dilemma. Non ha ancora il telaio delle meraviglie, quel Mqb condiviso attualmente da Audi A3, Volkswagen Golf e Seat Leon, ci sarà tempo, arriverà con il nuovo modello atteso nel 2015, nonostante ciò il 2 litri TFSI della Golf 7 GTI troverà posto ugualmente.
Duecentoventi cavalli per la sorella maggiore, con il pacchetto “Track” da 230 cavalli, una via di mezzo sulla Polo. Problemi identici per quanto riguarda la messa a terra della potenza, su una trazione anteriore a vocazione sportiva occorre lavorare nei particolari per dare il giusto feeling e piacere di guida. Al Salone di Ginevra 2013la Polo R avrà anche un differenziale autobloccante, come la Golf VII, niente a che vedere con l’Xds, ma un vero differenziale torque vectoring per limitare pattinamenti, sottosterzo ed esaltare la trazione nel misto stretto.
Si fermano qui le poche certezze sul modello top di gamma della Polo. Perché sullo stile e la carrozzeria si possono avanzare solo ipotesi. Una piuttosto realistica riguarda il vestito, con ogni probabilità solo tre porte, perché se vuoi trasferire direttamente dal rally alla strada l’idea di sportività, una cinque porte cozza decisamente con l’obiettivo finale. Poi, c’è già la Gti a offrire la comodità abbinata alle giuste prestazioni.
Quanto si allontanerà stilisticamente dalla versione Wrc non è dato saperlo, anche se, una volta ripulita dei paraurti esageratamente larghi e dell’alettone posteriore in carbonio, il concept Polo R Wrc può rappresentare una valida base di partenza per immaginare lo stile finale. Cerchi da 17″ o addirittura 18″ saranno la norma, mentre il frontale potrebbe cambiare rispetto alla Polo Gti nel paraurti, più squadrato alle estremità.
Infine, giochiamo su quale potrebbe essere il prezzo della più prestazionale Polo a listino. Attualmente la Polo Gti fissa l’asticella a 22.500 euro come tetto massimo (versione 5 porte). L’avversaria dichiarata sarà la Mini JCW, che guarda tutti dall’alto dei suoi quasi 31 mila euro. La Polo R potrebbe posizionarsi in una fascia intermedia, tra i 27.000 euro della cugina Audi A1 da 185 cavalli e i 31 mila della Cooper JCW, lasciando spazio per una proposta Audi di pari potenza e prestazioni, ma con un maggior valore, da auto premium, da far scontare.