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Sette minuti, 49 secondi e 21 centesimi. E’ il tempo che assicura a Volkswagen Golf GTI Clubsport S la miglior prestazione tra le auto a trazione anteriore al Nurburgring. Festeggia 40 anni dalla prima serie di GTI e al Worthersee 2016 si presenta con una versione ancor più specializzata della Clubsport, introdotta sul nostro mercato con prezzi compresi tra 36.800 e 39.600 euro, a seconda della carrozzeria e trasmissione. I collaudi sulla Nordschleife sono serviti per definire tarature specifiche dell’assetto e del volante, ritrovabili sotto la modalità Individual del Dynamic Chassis Control, di serie. Interviene sulla risposta del motore, dello sterzo e il sound allo scarico (dal diametro maggiorato, per ridurre la contropressione), affiancando le tradizionali modalità Comfort, Normal e Race. Si potrà sempre scegliere un parametro per ogni voce, nello step Individual, oppure, selezionare il mix-Nurburgring.
L’elettronica, ma stavolta di gestione del motore, assicura una potenza al 2 litri turbo benzina Tsi stabile a 310 cavalli, più della Golf R, più dei 290 cavalli di Clubsport, disponibili per brevi frangenti. La coppia motrice è di 380 Nm, disponibile tra 1.700 e 5.300 giri/min, da gestire con un cambio manuale 6 marce, unica opzione perché più leggera del DSG. A scaricare l’esuberanza del 2 litri sull’asfalto ci pensa un differenziale a slittamento limitato e gomme Michelin Sport Cup 2 semislick da 235/35 R19, montate su cerchi Pretoria da 19 pollici. Le prestazioni di cui è capace Volkswagen Golf Clubsport S migliorano i riferimenti della Clubsport, seppur possa sembrare un’inezia il decimo in meno sullo zero-cento: 5″8. La velocità massima, invece, è di 260 km/h, superando i canonici 250 autolimitati. La differenza reale si percepisce nella guida, dove apprezzare i 30 kg in meno di massa, ottenuti rimuovendo i sedili posteriori, sostituendo la campana dei dischi freno con una in alluminio, montando una batteria più piccola e liberandosi del doppio fondo nel bagagliaio nonché del tunnel verso i sedili posteriori. Una rete separa i due sedili sportivi dal vano posteriore. Sarà proposta solo con carrozzeria 3 porte, per fortuna, caratterizzata da vetri laterali e lunotto bruniti per assorbire il 65% della luce.
La tiratura limitata prevede appena 400 esemplari, di cui 100 saranno appannaggio del mercato tedesco. Tre, le tinte carrozzeria disponibili, quelle della Golf GTI delle origini: Tornado Red, Pure White e Deep Black Pearl Effect, tutti con accostamento al tetto nero lucido, stessa finitura per gli specchietti e dettagli aerodinamici sul paraurti anteriore e lo spoiler sul lunotto.
La dinamica di marcia beneficia di angoli di camber accentuati, per ridurre il sottosterzo, insieme a un ESC a doppio stadio, impostabile su Sport per aver maggior libertà prima dell’intervento, oppure, escludibile del tutto.
L’impianto frenante, poi, guadagna pinze freno specifiche, utili per consentire un impiego in pista a lungo, senza soffrire fenomeni di fading. Stilisticamente vanno segnalati i fari anteriori Bi-Xenon di serie, con luci diurne a led e funzione cornering.