Uno degli appuntamenti più interessanti all’interno della manifestazione Auto e moto d’epoca 2016 di Padova è legato ai festeggiamenti che la Volkswagen ha organizzato per i 40 anni della Golf GTI.
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Il salone veneto, uno dei più importanti in Italia nel settore dei veicoli storici, espone dal 20 al 23 ottobre nello stand della casa tedesca tutte le sette generazioni della Golf GTI. Il culmine della festa è il raduno del 23 ottobre nella piazza principale della città, Prato della Valle. A partire dalle 10 circa duecento esemplari si riuniranno nel centro di Padova, tra varie attività d’intrattenimento. Poi alle 12 i partecipanti si trasferiranno al salone: navetta per la fiera alcuni Bulli, cioè i celebri pullmini Volkswagen. Poteva essere qualcos’altro?
Dal punto di vista produttivo, così come avvenuto in occasione dei precedenti anniversari, la casa di Wolfsburg ha preparato un’edizione speciale, cioè la Golf GTI Clubsport. La versione attuale tocca il vertice della potenza per questo fortunato modello. Infatti il motore a quattro cilindri 2.0 TSI (quello della Golf R) qui è stato portato a 265 cavalli. C’è anche una funzione boost: quando attivata, per 10 secondi viene erogata una potenza di 290 cavalli, mentre la coppia massima passa da 350 a 380 Newton metri. Senza overboost la potenza massima è erogata fra 5.350 e 6.600 giri, mentre la coppia massima è disponibile fra 1.700 e 5.300 giri. Accelerazione 0-100 in 6″3, velocità massima limitata elettronicamente a 250 Km/h.
Il cambio può essere manuale oppure automatico a doppia frizione DSG; quest’ultimo nella Clubsport è stato dotato di serie della funzione Launch Control, per sfruttare in modo ottimale tutta la potenza nelle partenze da fermo. Pesa solo 20 Kg in più rispetto al manuale, portando il valore complessivo a 1.395 Kg.
Per quanto riguarda l’assetto, la Golf GTI Clubsport è stata ribassata di 15 mm; le sospensioni sono McPherson all’anteriore e multilink al posteriore. E’ disponibile di serie il differenziale elettronico a bloccaggio trasversale XDS+, che consente il blocco del differenziale anteriore.
La Golf GTI esordì nel 1976, due anni dopo il modello generale. Aveva 110 cavalli, una potenza sbalorditiva all’epoca per una berlina di segmento C. Nel 1984 arrivò la seconda serie, dove però la potenza scese a 107 cavalli a causa del catalizzatore. Però nel 1986 il nuovo motore a 16 valvole la portò a 129 cavalli (139 nella versione non catalizzata). Nel 1990 fece il suo ingresso il mitico compressore volumetrico G60, che le permise di raggiungere 160 cavalli.
La terza serie è del 1991, potenza di base 115 cavalli. Nel 1996 entrò in gamma la versione turbodiesel da 110 cavalli, la GTD. Nel 1998 fu il turno della Golf IV, motore a 5 cilindri da 170 cavalli e diesel da 150 cavalli. Il 2004 vide l’esordio della Golf V, parliamo sempre di GTI. Motore turbo da 200 cavalli e nel 2006 per il trentennale una versione da 230 cavalli.
Siamo ai giorni nostri. Nel 2009 la Golf VI introduce il differenziale a bloccaggio elettronico XDS. Motore da 235 cavalli nel 2011. Eccoci all’oggi: la Golf VII del 2012 in versioni da 220 e 230 cavalli.