Il marchio Volkswagen era ormai ad un passo da un accordo eccezionale, ma tutto pare essere saltato. Ecco la situazione.
Il mondo delle quattro ruote è in leggera ripresa, come testimoniano i dati sulle vendite che riguardano il mese di ottobre. In Italia sono state vendute il 20% di auto in più rispetto allo stesso periodo del 2022, anche se il settore delle elettriche non ha alcuna intenzione di prendere quota. Uno dei marchi che più di tutti ci ha investito è la Volkswagen, ed è stata la stessa casa di Wolfsburg, a più riprese, a far capire che al momento non ci sono i risultati in cui si poteva sperare.
La sensazione è che ormai sia troppo tardi per tornare indietro, con la Volkswagen che ha anche annunciato l’addio alla Golf termica, con la prossima generazione che sarà solo elettrica. Anche questa, dal punto di vista dei puristi, è una scelta più che discutibile, visto che questo tipo di auto è sempre stato molto amato dagli appassionati, ed ora si rischia di renderla quasi invendibile.
Negli ultimi anni, si era parlato della costruzione di una quarta Gigafactory della Volkswagen per produrre in proprio le batterie delle auto elettriche, ma qualcosa sta cambiando. Secondo quanto emerso, la casa di Wolfsburg avrebbe frenato questa operazione, dal momento che le auto elettriche non vendono come previsto e non c’è una domanda sufficiente.
Il problema è che le EV circolano ormai da anni e le tecnologie sono sempre più affinate, ma nonostante questo, sono davvero pochi coloro che “rischiano” l’addio al termico per passare alle batterie. Oliver Blume, il CEO della Volkswagen, ha detto chiaramente che ora non ha senso costruire nuovi siti, dal momento che le emissioni zero non stanno portando risultati.
In questi ultimi giorni, la casa tedesca ha reso note le forme della nuova ID.7 Tourer, ovvero la versione Station Wagon della EV di punta, e c’è da dire che le sue linee sono molto eleganti ed interessanti. L’obiettivo è quello di raggiungere l’autonomia di 600 km, cosa che già accade su varie auto elettriche del marchio, il che significa che di passi in avanti se ne stanno facendo molti.
Blume ha dichiarato che l’unica cosa da fare è quella di rinviare l’idea di costruire un nuovo sito, che avrebbe dovuto nascere in Repubblica Ceca. Al momento però, la costruzione di una nuova fabbrica è stata messa in stand-by, e ciò rimarrà così sino a quando non aumenterà la richiesta di produzione e di vendita, ma i dubbi, in tal senso, non mancano e sono sempre più alimentati dai dati di mercato.
C’è poco da inventarsi al momento, le auto elettriche sono state un flop e le persone non hanno intenzione di cambiare per accoglierle, anche e soprattutto per via di costi d’acquisto troppo elevati. Ad esempio, la Fiat Panda che arriverà il prossimo anno costerà 25.000, un prezzo folle per un modello che oggi sta ad oltre 10.000 euro in meno. Vedremo se in futuro cambierà qualcosa, ma al momento la situazione è molto chiara.