Sullo scandalo Volkswagen sulla truffa relativa alle emissioni di anidride carbonica ne stanno uscendo davvero di tutti i colori. L’ultima arriva da Brad Plumer di Vox.com che ha impiegato notevole parte del suo tempo per effettuare un calcolo statistico riguardante il possibile numero di morti annuali imputabili alle emissioni “illegali” prodotte dalle vetture indagate del Costruttore teutonico.
Centralina trucca emissioni
Dello scandalo Volkswagen ne abbiamo parlato in lungo e in largo. In breve, era stata realizzata una modifica alla centralina che riconosceva un possibile test sulle emissioni ed interveniva sulla mappatura del motore variando alcuni valori per rientrare nelle ristrette norme antinquinamento.
Ma andiamo ora a parlare del calcolo citato nell’introduzione.
Le emissioni supplementari
Il calcolo si basa innanzitutto sulle emissioni “nascoste” da VW che, stando ai test condotti su strada dall’International Council for Clean Transportation, sarebbero tra le 15 e le 35 volte superiori ai limiti per il mercato statunitense (pari a 0,07 g/miglio).
Plumer ha legato questo dato con la media di miglia percorse in un anno (stimata a 11.244) ed ha quindi calcolato che le emissioni prodotte in aggiunta dai TDI Volkswagen incriminati potrebbero aggirarsi tra le 5800 e le 14200 tonnellate annue.
Vanno aggiunti poi gli 11 milioni di veicoli presenti al mondo con un risultato finale compreso tra le 86.800 e le 212.500 tonnellate di NOx. Ossidi di azoto che favoriscono lo sviluppo di tumori, patologie cardiache e respiratorie, quindi contribuiscono a milioni di morti causate appunto dall’inquinamento.
Pura teoria
I calcoli in questione ovviamente sono pura teoria, ma Brad Plumer ha poi applicato il dato dichiarato dall’EPA (l’Agenzia americana per la protezione dell’ambiente) riguardante le morti premature all’anno imputabili ad ogni tonnellata prodotta di NOx che sarebbero tra le 0,00085 e le 0,0019. Se lo moltiplichiamo per le emissioni prodotte troviamo che le morti premature varierebbero tra le 74 e le 404.
Ora, che siano dati divulgati solamente per continuare a gettare legna sul fuoco del dieselgate del Costruttore teutonico è evidente. Come è pure evidente che non si può imputare a Volkswagen di aver peggiorato così tanto la qualità dell’aria con questa frode.