I marchi del gruppo Volkswagen si stanno gradualmente convertendo ai motori elettrici, abbandonando per sempre quelli endotermici: dopo l’annuncio di Audi, ora tocca al marchio Volkswagen, che prevede la produzione esclusivamente di veicoli elettrici tra il 2033 e il 2035. Il cambio di motorizzazioni raggiungerà il 70% dei veicoli già entro i prossimi 9 anni per poi adeguare il rimanente nel giro di 5 anni.
Dalla casa tedesca fanno sapere che l’obiettivo generale è quello di convertire completamente la flotta del marchio entro il 2050 in tutto il mondo, ma questo accadrà in Europa già tra 12-14 anni. questa differenza di tempistica nelle varie aree è data dal fatto che sul mercato cinese e americano il passaggio sarà più lento, e lo sarà ancora di più in Sud America e Africa, dove le infrastrutture non sono ancora adeguate.
Volkswagen, essendo un produttore di massa, deve sapersi adattare alle varie zone in cui agisce con politiche e decisioni adeguate: come ovvio, in Europa la transizione sarà più rapida, anche perché la concorrenza è più diretta e veloce, ma questo non significa che anche il resto del mondo non ne sarà coinvolto.
Il gruppo tedesco, superpotenza europea dell’automobile, investirà nei prossimi 5 anni 46 miliardi di euro per perfezionare i motori elettrici e il passaggio a questi, giocando d’anticipo sulle decisioni dell’Unione Europea che a giorni prenderà noto le regole per le emissioni di CO2 entro il 2030. Già da tempo è in corso un braccio di ferro tra UE e case automobilistiche per trovare un accordo su emissioni di inquinamento: dopo la protesta per le regole dell’Euro 7, considerate troppo dure e impossibili da rispettare in tempi brevi, ora le case automobilistiche dovranno inevitabilmente accelerare e convertire i proprio processi di produzione.