Se il volante della vostra auto è parecchio consumato dovete correre ai ripari. Con questa soluzione non avrete più problemi.
Dimmi com’è il volante della tua macchina e ti dirò chi sei. Non si tratta certo di un’indagine psicologica o di profilazione, ma semplicemente guardando l’usura dello sterzo è possibile comprendere quanto si utilizza l’automobile. Se è sporadico, anche a distanza di anni avrà mantenuto la caratteristica ruvidezza necessaria per garantire una miglior presa, mentre se è assiduo tenderà ad essere liscio e scolorito.
In questo caso il campanello d’allarme è d’obbligo in quanto un volante che scappa dalle mani può rivelarsi molto pericoloso per la propria incolumità e quella degli altri. Al di là della questione estetica, dunque, è la sicurezza a dover spingere ad agire. Ma come si fa a ripristinarlo senza sostituirlo? In questo articolo vi daremo qualche dritta.
Volante usurato, cosa bisogna fare
In un’epoca in cui tutto può essere rigenerato, anche lo sterzo può trovare nuova vita con pochi semplici accorgimenti e soprattutto senza dover affrontare una spesa tanto onerosa. Per riuscirci bastano una manciata di oggetti di facile reperibilità, ossia un panno in microfibra, un pennello e una spazzolina, una spugna abrasiva e del detergente.
Prima di cominciare, assicurarsi di aver protetto bene le varie leve e controlli che con l’acqua potrebbero danneggiarsi. Completata questa operazione spruzzare il detersivo. Se la superficie è particolarmente sporca questo può essere applicato puro, altrimenti va diluito a seconda delle esigenze.
A quel punto cominciare ad insaponare utilizzando un pennello a setole morbide. Qualora si notasse una certa resistenza, procedere con una spazzola più dura o una spugnetta abrasiva. Occhio però a non esagerare con la pressione su un solo punto perché si rischia di fare danni al colore.
Per quanto riguarda le zone più ostiche e difficili da raggiungere, il suggerimento è di adoperare un banale spazzolino da denti. Passato il sapone si dovrà poi rimuovere il tutto con un panno bagnato, ripetendo i passaggi finché lo straccio stesso non risulterà pulito e privo di tracce di detergente. L’ultimo step è ovviamente l’asciugatura.
Dopodiché occorre subito passare alla fase rigenerativa. Anche in questo frangente è bene coprire gli interni con tele o cartoni in modo da proteggerli da eventuali schizzi. Quindi applicare lo sgrassante ad hoc per la pelle tramite un panno carta o in microfibra. E’ importante che non si asciughi da solo, per cui immediatamente bisognerà intervenire con uno straccio pulito, ripetendo il gesto più volte in modo che non vi sia più nemmeno una traccia di grasso.
Con la carta abrasiva si andranno poi a rimuovere le sezioni rovinate e in seguito si potrà usare la vernice specifica. A questo proposito, volendo, in vendita ci sono dei kit forniti di tutto il materiale necessario che permettono di risparmiare qualche euro.
Il prodotto deve essere applicato picchiettando con una spugna morbida e asciugato con il phon a bassa temperatura. L’operazione può essere ripetuta dalle cinque alle sette volte. Ovviamente bisogna avere un po’ di pazienza. Non si può partire subito, ma attendere almeno dodici ore.