Il ritorno in pista di Vettel non poteva che fare rumore. Erano tanti i tifosi di Formula 1 che lo aspettavano con intrepido trasporto.
I suoi quattro titoli mondiali vinti di fila sono e rimarranno indimenticabili nel tempo, come anche gli anni passati in Ferrari. Nel 2017 e nel 2018, poi, Sebastian Vettel stava per far toccare il cielo con un dito ai tifosi italiani, arrivando secondo nella classifica generale dei piloti, pur se distante in termini di punti da un lanciatissimo Lewis Hamilton. Fu proprio il britannico a togliergli più volte il sorriso, ma la SF70H e la SF71H avevano dimostrato di essere monoposto di altissimo livello.

Poi, a guidarla c’era un campione d’altri tempi, uno di quelli che a soli 23 anni, quattro mesi e undici giorni era riuscito a conquistare il suo primo titolo mondiale di Formula 1. Record, quest’ultimo, che ancora nessuno è riuscito a sottrargli e, sicuramente, avrebbe meritato molto di più di quello che ha vinto in carriera ma dinanzi a sé aveva un Hamilton stratosferico in quegli anni.
Proprio Sebastian Vettel sembra non esser satollo di successi e continua all’età di 37 anni a far sognare i suoi tifosi. Infatti, ha deciso di tornare a correre e lo ha fatto al fianco di alcuni piloti prestigiosi, tra cui Mick Schumacher e Sebastian Loeb.
Vettel, il ritorno con altri piloti prestigiosi
All’Accor Stadium di Sidney è andata in scena la competizione Race of Champions (ROC), inaugurata nell’ormai lontano 1988. Si tratta di un evento motoristico di fama internazionale che si può tenere o all’inizio o alla fine di ogni anno. In questa competizione possono partecipare solo alcuni dei migliori piloti di corse e di rally esistenti al mondo. Possono provenire dalla Formula 1, dal Campionato mondiale di Rally, dalla NASCAR, dalla IndyCar, da corse di auto sportive, da turismo o anche di moto.

Nella ROC i piloti si sfidano in una gara testa a testa su pista, la quale può variare di anno in anno. Gradualmente, ognuno dei piloti viene eliminato con formato round-robin e i migliori otto, poi, entreranno a far parte di un torneo a eliminazione diretta. Prima che vada in scena la Race of Champions, però, otto team formati da due piloti si sfidano per conquistare la ROC Nations Cup, ideata con un formato simile a quello indicato precedentemente. Il vincitore della ROC, invece, conquisterà il titolo di Champion of Champions.
A vincere quest’ultimo titolo è stato Sebastian Loeb (51 anni), il 9 volte campione del mondo del Mondiale di Rally. Vettel e Schumacher, invece, sono soltanto usciti nei quarti di finale, un’eliminazione precoce che lascia anche intendere quanto questa competizione sembri più adatta ai piloti di rally, visto che originariamente era destinata solo a loro. Loeb si è aggiudicato anche la ROC Nations Cup, divenendo il primo pilota di sempre a conquistare entrambi i titoli.
Vettel, invece, è stato battuto da Chaz Mostert, due volte vincitore della nota Bathurst 1000, ma con esperienze anche alle 24 Ore di Daytona. Il margine che ha visto quest’ultimo vincitore è stato di 0,37 secondi. Dopodiché, ha vinto anche la manche contro Brown, colui che aveva eliminato Mick Schumacher. L’idolo di casa Mostert, però, ha dovuto fare i conti in finale con uno stratosferico Loeb, il quale gli ha strappato la vittoria proprio al fotofinish, dopo una gara condotta sin dall’inizio da Mostert.