FIAT - Allaguida.it
Esiste una FIAT sportiva che praticamente sembrava una piccola Porsche. Cerchiamo di capirci qualcosa di più dai suoi incredibili dettagli.
FIAT negli anni ha dato vita a modelli semplicemente leggendari. Alcuni però si allontanavano abbastanza dai concetti che siamo abituati a legare al marchio. L’azienda torinese, infatti, è da sempre conosciuta per le sue utilitarie che hanno fatto la storia. In questi ultimi 126 anni però da quelle fabbriche sono usciti anche modelli decisamente diversi dalle normali citycar.
Uno di questi è sicuramente la FIAT 850 Coupé, diventata poi nel 1968 la FIAT 850 Sport Coupé, un’utilitaria certo, ma sportiva, che è stata in vendita dal 1965 al 1971. Nel secondo dopoguerra in Italia c’erano essenzialmente solo due modelli di utilitarie: FIAT 600 e 500. I marchi esteri erano resi poco attrattivi dai pesanti dazi che dovevano pagare.
Questo aveva permesso alle varie carrozzerie piemontesi e lombarde di realizzare vetture speciali partendo dagli autotelai di utilitarie della grande serie. Dopo aver messo in commercio la 850, al Salone dell’automobile di Torino, furono svelate decine di special. A quel punto FIAT decise di cimentarsi nuovamente nelle piccole vetture sportive dando vita alla versione Coupé e quella Spieder della 850. Proprio questi due modelli decretarono la morte di diversi produttori che si occupavano di auto special.
Il Centro Stile FIAT guidato da Mario Boano lavorò ad una linea elegante per questo modello che presentava degli interni con finiture che oggi definiremmo premium. Il quadro strumenti di tipo racing richiamava quello Ferrari. La risposta commerciale fu pazzesca, oltre le aspettative di FIAT. Al punto che l’azienda torinese fu costretta a raddoppiare la produzione. Grazie alla sua top speed da 135 km/h era in grado di tenere testa a vetture di ben altro spessore, ma soprattutto di ben altri costi e questo recitò un ruolo chiave nel successo di questa vettura che in meno di 3 anni vendette 180mila esemplari. A vederla ancora oggi sembra quasi una piccola Porsche, un vero orgoglio per l’Italia.