Ultim’ora Nissan, la notizia è appena arrivata: “Costretti al..”

I guai che riguardano i modelli delle auto possono mettere in grande difficoltà un intero brand: ecco cosa sta succedendo

Nissan
Nissan, è allarme rosso: cosa succede al modello di punta? (Instagram)

La tecnologia e le nuove tipologie di motori stanno facendo passi da gigante nell’automotive. L’evoluzione in questo campo è costante e ci sono sempre novità nei modelli proposti che dimostrano una continua ricerca dell’avanguardia. A volte, però, questa totale innovazione può anche comportare non solo dei vantaggi ma anche qualche grattacapo.

Ne sa qualcosa la Nissan, famosa per essere un brand dall’alta affidabilità, che è dovuta intervenire per correre ai ripari per un difetto ad uno dei suoi modelli lanciati negli ultimi anni. Sono infatti 23.887 gli esemplari che sono stati richiamati per alcuni accertamenti a causa di un’avaria anomala. Ma andiamo con ordine e capiamo innanzitutto di che tipo di veicolo si tratta e qual è la problematica.

Nissan Leaf è allarme rosso: ecco perché sono stati richiamati gli esemplari

Nissan Leaf
Nissan Leaf (Instagram)

Il veicolo in questione è la Nissan Leaf 2019-2020. Le problematiche sono legate al modello top di gamma prodotto dalla casa nipponica, la  Leaf e+ con un motore elettrico da 214 cavalli ed una coppia massima di 340 N·m. La batteria da 62 kWh offre una autonomia dichiarata pari a 385 km nel ciclo WLTP su percorso misto e di 528 km nel percorso cittadino.

I problemi sono stati riscontrati sulla batteria che, essendo ad alto voltaggio, è soggetta a surriscaldamento durante la ricarica rapida. Si tratta di un disguido non di poco conto, quindi. I clienti che hanno acquistato l’ultima versione della Leaf sono invitati a non effettuare la ricarica rapida sino al completamento della pratica di richiamo.

I modelli del 2019 e del 2020vantano una ricarica di Livello 3 tramite il connettore CHAdeMO. La vecchia riusciva ad incamerare sino a 62,5 kilowatt da 500 volt e 125 ampere. Il protocollo di ricarica rapida CHAdeMO 2.0 permette fino a 400 kilowatt da 1.000 volt e 400 ampere. Ha una batteria da 40 o 60 kWh per il 2025. Il pacco inferiore impiega 40 minuti per raggiungere l’80% della ricarica, mentre il pacco esclusivo SV Plus arriva all’80% in circa 60 minuti. A 240 volt, la ricarica richiede 11,5 ore. Sia la Leaf S che la Leaf SV Plus sono equipaggiate di un caricabatterie di bordo da 6,6 kW con una potenza di 6,0 kW.

Nissan ha sancito che i depositi eccessivi di litio all’interno delle celle della batteria aumentano la resistenza elettrica, causando così una fluttuazione indesiderata nello stato di carica, provocando delle interruzioni. Le batterie sospette sono state fornite da Automotive Energy Supply Corporation. Le celle sospette provengono anche da AESC, una joint venture tra Nissan, Tokin Corporation ed Envision. Sia la S che la SV Plus sono realizzate dalla Nissan nello stabilimento di Smyrna.

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