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Ultim’ora Motori, il colosso sull’orlo del fallimento: piombano i cinesi

Motori, ultim’ora shock: il colosso è sull’orolo del fallimento, i cinesi pronti ad acquistarlo

La crisi del settore dei motori è palpabile. I grandi colossi europei sono in grave difficoltà anche e soprattutto per la transizione verso un futuro che prevede mezzi ad emissioni zero e quindi elettrici. Il dover riconvertire le fabbriche, il lavorare alacremente su un settore nuovo che ha necessitato di grandi investimenti, ha messo a dura prova l’intero settore.

Ultim’ora Motori, il colosso sull’orlo del fallimento: piombano i cinesi – Allaguida

Quello dell’automotive ne ha risentito maggiormente ma di certo non è stato da meno quello delle moto. Certo, i dati di vendita al momento sono dalla parte dei mezzi a due ruote. Una vendita in crescendo rispetto all’anno precedente con numeri decisamente positivi. Non tutti, però, hanno numeri positivi.

Vi sono anche colossi in maggiori difficoltà rispetto ad altri ed è in questo frangente che sono pronti a piombare i cinesi con i loro milioni a rilevare le proprietà ed insediarsi in Europa provando a conquistare anche questa fetta del mercato.

Motori, oltre 2 miliardi di debiti per il colosso: ecco la strada da percorrere

Il marchio in questione è l’austriaca KTM piombata in una crisi finanziaria quasi senza precedenti: più di 2,28 miliardi di dollari di debiti per il marchio che ha anche un passato in MotoGP, la classe regina del motomondiale. La situazione è però davvero grave: sono infatti migliaia le moto invendute e la liquidità è un problema grave.

Motori, oltre 2 miliardi di debiti per il colosso: ecco la strada da percorrere (media press) – Allaguida

KTM è stata ed è una passione, una famiglia ed una missione” le parole di Stefan Pierer nell’annunciare un passo indietro di fronte ad una situazione debitoria così grave. Come detto, sono 2,28 i miliardi di dollari di debiti con più di 3.500 richieste di credito in pendenza di cui 2.347 dai dipendenti stessi come evidenziato dalla AKV Europe, associazione che tutela gli interessi dei creditori. Il tutto senza dimenticare i 200 milioni di dollari di istanze da parte di KTM Research & Development e KTM Components.

Numeri che sono davvero terribili e che aprono la strada alla CFMoto, azienda cinese pronta a rilevare l’azienda. Ma come si è arrivati a questa situazione? La KTM è arrivata attraverso una gestione finanziaria più che discutibile che ha avuto l’effetto di migliaia di moto non vendute e rimaste nei magazzini ma anche investimenti importanti per quanto riguarda i programmai di gara.

Lo scorso 23 gennaio l’azienda è passata dalle mani di Pierer a Gottfried Neumeister, il nuovo CEO chiamato a gestire questa nuova fase. La crisi della KTM, peraltro, ha come diretta conseguenza anche ripercussioni su HusqvarnaGasGas e MV Agusta.

Il piano di ristrutturazione sarà ora fondamentale per il futuro del marchio austriaco, con l’azienda che proverà grazie ad una comunicazione trasparente sulla gestione della crisi la fiducia nella rete di concessionari.

Giancarlo Spinazzola

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