L’ultim’ora in Italia fa rabbrividire. Follia in Autostrada con il conducente che riprende tutto. Poi posta il video sui social.
L’ultim’ora in Italia ha fatto raggelare il sangue a molti. Il fatto ha ancora una volta riguardato il mondo delle auto e delle strade che nella penisola possono essere percorse. In Autostrada è perciò accaduta una vera e propria follia. Il video che testimonia quanto accaduto è da brividi. Ecco cos’è successo.
Sta diventando sempre più un problema quello delle sfide e delle challenge che vengono lanciate sui social. O anche più semplicemente dei video che vengono registrati mentre si è in auto, spesso a velocità folli o dopo magari tante ore di guida, per poi riportare tutto appunto sui social. Stavolta il nuovo caso ha riguardato un Maserati nei pressi di Siracusa.
Per l’esattezza il mezzo stava circolando sull’Autostrada tra Siracusa e Gela. In un percorso il cui limite di velocità è stabilito a un massimo di 80 km/h. Peccato che il conducente ha spinto la macchina a tutt’altra velocità. La ricostruzione è stata tra l’altro fatta proprio tramite un video girato e poi pubblicato sui social. Si è trattato di attimi di vera follia.
Sfreccia a 270 km/h sull’Autostrada Siracusa-Gela, filma tutto e posta il video sui social: è stato rintracciato dalla Polizia
La follia è accaduta quindi in Sicilia dove il conducente di una Maserati si è lanciato in Autostrada in una corsa folle, mettendo a repentaglio la sua vita così come quella degli altri. È arrivato a toccare infatti i 270 Km/h in un tratto in cui il limite è fissato di norma a 80. Ad aggravare il tutto poi è stata anche la scelta di riprendere tutto con il telefono e di postare il video sui social. Questo ha ovviamente fatto il giro del web ed è diventato anche il suo scacco matto. La Polizia stradale di Siracusa è infatti riuscito così a rintracciarlo.
Ha parlato di adrenalina l’uomo, come si può vedere dallo screenshot del video. Ma si è trattato per lo più di incoscienza visti i pericoli che sono stati corsi. La Polizia è però riuscita a risalire alla sua identità. La vicenda si è perciò conclusa con una multa e ovviamente con la revisione della patente di guida.