In F1 addio doloroso: la decisione clamorosa lascia basiti e sorpresi tutti, dagli addetti ai lavori fino ai tifosi
Il mondiale di Formula 1 è ormai all’epilogo: ad Abu Dhabi si corre l’ultimo Gran Premio stagionale che, a differenza del passato, mette ancora in palio un titolo iridato. In palio il Mondiale Costruttori, con la McLaren che deve difendere ben 21 punti di vantaggio sulla Ferrari. Leclerc e Sainz non hanno intenzione di mollare però: servirà una doppietta e magari sperare che la scuderia di Woking vada incontro a problemi o, comunque, chiuda il Gran Premio nelle retrovie.
Sarà poi tempo di vacanze prima di dedicarsi alla nuova stagione, quando la Ferrari accoglierà Lewis Hamilton, per la prima volta in carriera alla guida di una Rossa, il suo sogno fin da bambino. Nel frattempo ciò che accade al di fuori del paddock nelle ultime ore ha davvero suscitato clamore e sorpresa sia tra gli addetti ai lavori ma anche e soprattutto per i tifosi.
La notizia riguarda l’ex boss della Formula 1, l’inglese Bernie Ecclestone. La decisione presa dall’ex numero 1 ha un qualcosa davvero di unico.
F1, la decisione clamorosa di Ecclestone
Ecclestone ha infatti deciso di mettere all’asta un totale di 69 monoposto di Formula 1 che appartengono alla sua collezione privata che è cresciuta vettura dopo vettura negli ultimi 50 anni. Bolidi pazzeschi, che farebbero invidia a qualsiasi tipo di collezionista. Basti pensare che tra queste figurano le Ferrari di Niki Lauda e Michael Schumacher campioni iridati ma anche la Brabham BT46B che vinse il Gran Premio di Svezia nel 1978.
Veri e propri pezzi unici come la Vanwall VW10 guidata da Stirling Moss oppure la Ferrari Dino 156 F” campione del mondo con Mike Hawthorn. Ed ovviamente ci sono anche la Ferrari 375 F1 di Alberto Ascari, la Ferrari 312 F1 e la Maserati 250F. Già, ma perché questa decisione clamorosa?
Il tutto per una mera questione anagrafica: Ecclestone ha infatti 94 anni ed ha optato per questa decisione – anche e sicuramente dolorosa – per togliere una sorta di incombenza alla moglie che avrebbe dovuto occuparsene al momento della sua morte. Peraltro la vendita di questi bolidi frutterà almeno un centinaio di milioni, sicuramente una bella eredità sia per la moglie che per i figli.