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Vi piacciono le limousine? Oggi ne parliamo e anche lungamente, ma non dell’auto in se, ma di alcune versioni speciali. Queste sono le “limo” di uomini potenti, i più potenti della terra. I presidenti americani e le loro limousine è una lunga storia che risale a decenni e decenni. L’incarico è il più importante a cui ogni americano possa aspirare e di conseguenza ci vuole un veicolo di pari importanza per effettuare spostamenti diplomatici in veste ufficiale. Andiamo a ripercorrere la storia delle “limo” più importanti che hanno caratterizzato questi uomini di Stato d’oltre Atlantico in questo speciale articolo.
Lincoln “Sunshine Special” del 1939
Agli inizi dell’era automobilistica i presidenti avevano diritto a veicoli di produzione che tutti, o quasi, potevano acquistare nelle concessionarie americane. Ma dal 1939 è un modello particolare, la “Sunshine Special” che entrò nella flotta dei servizi segreti. Basata sul telaio della Lincoln Serie k con motore V12, questo modello è stato costruito all’insegna della sicurezza: un aspetto fondamentale considerando che Franklin Roosvelt era sopravvissuto ad un tentativo di assassinio nel 1933 durante un discorso nel retro di una Buick cabriolet di produzione. Con un passo allungato e ora notevole, la carrozzeria blindata della Sunshine Special aveva delle portiere che si aprivano in senso opposto. Nel 1942 l’auto ha subito un aggiornamento con in particolare il frontale modificato. Roosvelt morì nel 1945, ma la sua limousine rimase nella flotta presidenziale fino al 1950. Si trova tuttora nella collezione del museo Henry Ford a Dearborn nel Michigan.
Lincoln Cosmopolitan del 1950
Il presidente Harry S. Truman non era particolarmente attratto dalle auto firmate General Motors, questo perché non gli era stato concesso l’utilizzo dei veicoli GM durante la sua campagna presidenziale nel 1948. Quando venne il momento di sostituire la “Sunshine Special”, l’incarico di fornire l’auto presidenziale ufficiale fu assegnato alla divisione di Ford, Lincoln. Una versione allungata della Lincoln Cosmopolitan del 1950 era stata ordinata da Ford e fornita ai servizi segreti. Sempre in variante cabriolet, la Lincoln fu modificata poi nel 1954 con un tetto a doppia gobba dopo che il presidente Dwight Eisenhower notò che durante una tempesta nessuno aveva potuto vederlo. Questa tipologia di tetto – chiamata dagli americani “Bubbletop” – rimase nel servizio presidenziale fino al 1965 quando, anche lei, andò in pensione nel museo Henry Ford.
Lincoln Continental SS-100-X del 1961
Considerando che si tratta dell’auto in cui John F. Kennedy si trovava il 22 novembre 1963, data in cui il presidente venne assassinato, questa Continental rimarrà sempre sinonimo di tragedia. Tuttavia, rimane pur sempre un’auto su cui soffermarsi all’infuori della tragedia. La limousine si basa sulla Lincoln Continental cabriolet quattro porte del 1961 e fu allungata per aumentare lo spazio per i passeggeri e rendere l’auto una vera limousine. Il sedile posteriore poteva essere rialzato in modo da consentire alla folla di vedere meglio il presidente. A muovere la SS-100-X c’era un V8 Lincoln di serie. Dopo l’assassinio del presidente, la limousine presidenziale fu ricostruita, blindata e con un hard top a prova di pallottole prima di tornare nella flotta presidenziale. Sebbene la SS venne sostituita da un’altra Lincoln nel 1967, entrambi i presidenti Johnson e Nixon la utilizzarono prima che fosse esposta nel museo Ford nel 1977.
Lincoln Continental del 1972
Costruita per ben tre anni da Ford Motor Company, la Lincoln Continental è la limousine che fu famosa per aver protetto i presidenti Ford e Reagan da pallottole che li avrebbero assassinati. Durante un tentativo di assassinio nel 1975 da parte di Sara Jane a San Francisco, gli agenti dei servizi segreti spinsero il presidente Gerald Ford in questa massiccia Lincoln da oltre 5 tonnellate per salvarlo dalla morte. Sei anni dopo i servizi segreti utilizzarono di nuovo quest’auto come “scudo” per il presidente Ronald Reagan, vittima di un tentativo di assassinio da parte di John Hinckley. Con il suo V8, la Continental del ’72 fu l’ultima limousine presidenziale ad essere equipaggiata di tetto apribile attraverso il quale il presidente potesse vedere e salutare la folla.
Cadillac Fleetwood del 1983
Dopo decenni passati con la flotta di limousine presidenziali firmate Lincoln, a Cadillac venne concessa la possibilità di produrre una limousine per i servizi segreti agli inizi degli anni 1980. Successe nel 1983 quando comparsero due Fleetwood costruite da Hess & Eisenhardt. Le auto vennero allungate di 17 pollici e i loro tetti rispettivi alzati di 3 pollici. Entrambe le americane luxury erano mosse da un V8 da 500 pollici cubici. Le Fleetwood erano caratterizzate da una visibilità ottimale per il presidente. Una di queste tornò nella proprietà di GM che noleggiò l’auto in occasione del film “In the Line of Fire” diretto da Clint Eastwood nel 1993. L’altra Fleetwood è attualmente esposta nella Reagan Presidential Library nella Simi Valley in California.
Cadillac Deville del 2001
Quando George W. Bush prese il controllo della presidenza degli Stati Uniti, Cadillac non produceva più auto adatte alla conversione in limousine presidenziali. Nel frattempo, le norme di sicurezza imposte dai servizi segreti per le limousine divennero sempre più rigide. Di conseguenza quando la Deville di George W. Bush venne costruita, della Deville standard aveva ben poco. Secondo molte voci, questa limousine presidenziale fu prodotta su base dei SUV “full size” americani, come le Chevrolet Suburban, GMC Yukon e Cadillac Esclade. Oltre alle sue portiere blindate spesse cinque pollici e il parabrezza a prova di pallottola, l’auto era dotata di pneumatici run flat e pesava oltre 6 tonnellate. Nel 2005, Cadillac era pronta a lanciare una flotta aggiornata delle limousine che presentavano uno stile simile alla berlina di produzione DTS.
Cadillac Presidential Limousine del 2009
La nuova auto del presidente Barack Obama non è del tutto rivoluzionaria, né tanto meno più larga, rispetto alle Cadillac di Bush, ma è molto più pesante. Le immagini rilasciate da General Motors svelano una limousine con pneumatici Goodyear Regional RHS, un tipo di gomma utilizzato spesso sui camion. I prototipi della nuova Cadillac Presidential Limousine sono spesso stati avvistati nella fabbrica di camion di GM e lo si può capire dal peso pachidermico del mezzo americano pari a quasi 7 tonnellate. Non ci sono notizie ufficiali sul motore, ma alcuni sostengono che si tratti di un V8 6.6 litri Duramax turbodiesel General Motors, altri invece parlano di un più potente diesel progettato per i camion da commercio. Telaio, sospensione e assetto sono del tutto nuovi anche se sembrano derivare dalle precedenti Deville e DTS. Lo stile è stato rivisto utilizzando degli elementi della produzione attuale di Cadillac. Fari anteriori, specchietti laterali e maniglie provengono dal SUV Escalade mentre i fari posteriori e la terza luce di stop sono ripresi dalla berlina STS. I servizi segreti non hanno svelato quanti esemplari della Cadillac Presidential Limousine sono stati prodotti, ma si mormora che ne siano una dozzina.