Incredibile ma vero, spunta una nuova truffa stradale che rischia di rovinarti e metterti in difficoltà. C’entrano persino i Carabinieri!
Purtroppo non è cosa rara leggere o sentire notizie relative alle truffe e alle frodi in giro per l’Italia. Sono tanti i malintenzionati che colgono l’occasione per raggirare il prossimo per il proprio tornaconto personale. Il fatto ancora più spiacevole è che spesso a cadere in questi tranelli sono uomini o donne di età avanzata, magari senza nessuno accanto che possa consigliarli diversamente.
Anche a livello stradale non mancano queste macchinazioni davvero spiacevoli e insensate. Da tempo è noto la cosiddetta “truffa dello specchietto”, ovvero quando i delinquenti di turno individuano un’automobile, la colpiscono con un sassolino in corsa facendo finta di essere colpevole di infrazione e di danneggiamento del proprio specchietto laterale (già precedentemente rovinato), chiedendo un risarcimento diretto.
Le ultime notizie però parlano di qualcosa addirittura di ancora più ingegnoso e tremendo. Il caso è quello di un trentenne napoletano, che ha raggirato due uomini anziani nelle città di Cesena e Ravenna, in piena Romagna, costringendoli a donargli cifre ed oggetti dal valore molto alto. Ma andiamo a spiegare nel dettaglio la truffa dell’ultima ora.
L’uomo protagonista della truffa è come detto un 30enne, che si era recato nelle città romagnole con un solo obiettivo: raggirare persone anziane precedentemente già seguite e studiate mettendo in atto la truffa dell’incidente. In pratica l’uomo ha bussato alle porte di due uomini pensionati, entrambi soli e vedovi, facendo finta di essere un carabiniere.
Si era presentato alle loro case fingendo che i rispettivi figli fossero stati arrestati dall’arma per aver causato gravi incidenti, essendo così rei di omicidi stradali. Ma la soluzione era dietro l’angolo: con il pagamento di una ingente cauzione gli uomini raggirati avrebbero potuto ottenere la messa in libertà dei figli.
Purtroppo i due anziani hanno creduto al tranello del finto carabiniere, donando a quest’ultimo somme in denaro ed oggetti preziosi, pur di salvare dall’arresto i figli. Una truffa ben architettata e riuscita, se non fosse che grazie agli strumenti di video-sorveglianza ed alla successiva denuncia dei truffati, il malvivente è stato fermato a Sansepolcro dai carabinieri stessi.
Il napoletano è stato colto alla guida di un’auto sospetta, individuata come mezzo dei reati, senza saper dare giustificazioni né sulla sua presenza in zona né sui 2.500 euro cash che teneva sotto il tappetino e sulla refurtiva di gioielli ed orologi (donati dai truffati) per un valore totale di circa 15 mila euro. Fortunatamente le malefatte di questo truffatore sono state fermate, ma l’arma dei Carabinieri ha precisato immediatamente di non credere mai e poi mai alla richiesta di una cauzione per rimettere in libertà persone in stato di arresto.