Il mondo dei motori deve fare i conti con un triste addio e ora sono moltissimi gli appassionati senza parole.
Nei periodi nei quali si è all’interno di grandi cambiamenti, è normale che prima o poi ci siano anche dei dolorosi addii. Sono tante le aziende che al giorno d’oggi si stanno rivoluzionando nel settore, con alcuni colossi che devono prendere così anche delle decisioni che molto spesso fanno discutere.
Non vi è dubbio alcuno sul fatto che al giorno d’oggi siano i SUV a farla da padrone sul mercato, con tanti clienti che hanno deciso di virare su questa tipologia di auto. Lo si vede soprattutto in Europa, con il Vecchio Continente che ha modo così di vantare un totale di oltre il 50% di auto immatricolate che fanno parte di questa tipologia di auto.
Questo dunque obbliga di fatto le case automobilistiche a guardare con sempre maggiore interesse a questi veicoli, in modo tale da poterli rendere sempre più appetibili e allargare la gamma. Per questo motivo è necessario anche ridurre gli sviluppi in altri settori, con Audi che ha preso una decisione davvero dolorosa per un modello che ha fatto la storia.
Audi ha deciso: addio alla TT
Alla fine anche Audi deve fare le sue valutazioni del caso e lo si vede con la TT, un coupé che ha fatto la storia della casa di Ingolstadt e che si è presentato come un modello dalle dimensioni contenute, con una lunghezza da 419 cm, una larghezza da 183 cm e un’altezza da 134 cm, con il peso che è da 1230 kg.
Il motore che presenta internamente questa vettura era nella versione basilare da 1798 di cilindrata, con erogazione massima di 180 cavalli. Un’auto eccellente, con il suo picco di velocità che è di 241 km/h e con l’accelerazione che dà modo di passare da 0 a 100 km/h in soli 6,9 secondi. L’Audi dunque ha avuto nella TT un modello di eccellente caratura, ma ora è tempo di dirle addio.
La casa tedesca infatti ha ormai deciso che era giunto il momento di dare maggiore risalto ai SUV e per farlo serve rinnovare la produzione. Non sono più gli anni d’oro dei coupé, per questo motivo è giusto che anche le grandi aziende facciano le loro valutazioni del caso, anche se questo può essere molto doloroso, con Audi che ha già dovuto chiudere la propria sede in quel di Bruxelles.