Nell’anno del primo storico sorpasso in classifica, Toyota ha deciso di lanciare la sfida a Tesla giocando nel suo campo
Un po’ come nelle grandi battaglie storiche, anche nel mondo dell’economia la lotta per il posizionamento è sempre più strategica. Lo sanno bene anche i vertici di Toyota che hanno deciso di cambiare strategia.
O meglio, il cambio di marcia è stato stabilito da alcuni mesi, con un cambio al vertice della dirigenza che ha portato idee nuove nel board. E tra queste c’è un deciso investimento anche sulle auto elettriche, settore che fino ad oggi era passato un po’ in secondo piano rispetto ad altre motorizzazioni.
Toyota è sempre stata in prima linea nella tecnologia ibrida. Anzi, è stata la prima nel 1997 ad adottarla con successo sulla Prius, che oggi è arrivata alla quinta generazione. Un investimento che si era trasformato in una scommessa vinta, lo dicono i numeri.
Solo che adesso ci sono anche altri numeri a fotografare il mercato mondiale delle vendite. Perché quest’anno per la prima volta è stato registrato un sorpasso clamoroso. Toyota resta complessivamente il marchio più venduto, alcuni suoi modelli occupano le posizioni di vertice della top ten mondiale. Però in testa adesso c’è la Tesla Y ed è la prima volta in assoluto per un modello elettrico.
Così ora che l’ibrido è diventato una scelta per moltissimi costruttori e Toyota ha festeggiato le 8 milioni di unità con motorizzazione mista distribuite, scatta la fase-2. O meglio la 2 e la 3 perché in parallelo ci sono due ricerche importanti.
Da una parte quella sull’idrogeno, che il costruttore giapponese già sfrutta per i suoi bus, anche se con altri marchi. E presto arriveranno risultati ancora più concreti grazie alla collaborazione con Denso per l’idrogeno verde prodotto nello stabilimento di Fukushima. Dall’altra pero finalmente un passo deciso verso l’elettrificazione che, come vedremo, è più vicina di quanto si pensi.
Toyota segue le orme di Tesla e viceversa: la strategia di Elon Musk appare chiara
Quindi Toyota segue le orme di Tesla, anche se punta su una ricerca tutta sua. Ma lo stesso, al contrario sta facendo anche l’azienda fondata da Elon Musk che non abbandona il suo elettrico, però cambia strategia sul mercato.
Ora che Tesla si è consolidata nel mondo e ha fidelizzato i suoi clienti, è quasi pronta per lanciare la sua nuova auto elettrica che arà solo un modello inedito ma soprattutto economico. L’attesa infatti sta per finire perché sono quasi maturi i tempi per la la Model 2, la più compatta del Gruppo. Nella testa di Musk questa sarà la vera citycar del gruppo. Un modello dalle dimensioni più ridotte ma con le stesse prestazioni e la stessa tecnologia della Model 3, atteso per inizio 2024.
Tutto è partito nel 2020 quando l’imprenditore sudafricano aveva svelato il suo piano di produrre un’auto elettrica di piccole dimensioni con un prezzo agevole su tutti i mercati. Una strategia per avvicinare un pubblico più ampio alle nuove tecnologie pulite e dare un senso anche agli investimenti fatti da Tesla.
Model 2 sarà prodotta nei stabilimenti Tesla negli Stati Uniti, in Cina e in Germania, forse anche nella nuova fabbrica in Messico. E dovrebbe montare nuove batterie più efficienti con celle che realizzate in collaborazione con Panasonic, perché un giapponese di mezzo c’è sempre.
Ma quello che conta di più è il prezzo di lancio. Sul mercato europeo, Italia compresa, potrebbe essere di poco superiore ai 20mila euro per il modello base fino ad arrivare ad un massimo di circa 24mila euro. Tesla Model 2 rientrerà anche nella fascia di emissioni tra 0 e 20 grammi per chilometri e quindi godrà degli Ecobonus di stato.
La svolta elettrica di Toyota: l’annuncio ufficiale sta già facendo impazzire i fan
Toyota regina dell’ibrido e Tesla dell’elettrico quindi? Questo è il risultato fino ad oggi, ma dal prossimo anni i numeri potrebbero cambiare anche in fretta. L’azienda nipponica infatti si sta preparando per un deciso cambio di passo puntando sull’elettrificazione per colmare il gap con tutta la concorrenza. Sono molti infatti i mercato nel mondo che da qui ai prossimi 10 anni cambieranno l’approccio con i clienti per adattarsi alle regole.
La ricerca delle emissioni zero deve passare necessariamente dai motori elettrici e Toyota si farà trovare pronta. Anzi, punta a diventare numero uno anche in questo campo, garantendo batterie capaci di almeno 1.000 km di autonomia.
Per questo utilizzerà la tecnologia ‘giga casting’, prendendo spunto da quello che fa già con successo Tesla. Un processo di produzione ne quale sono impiegate presse speciali per la costruzione di componenti molto più grossi e in un pezzo unico. Quindi significa in concreto ottimizzazione dei tempi e dei costi, anche a favore dei clienti.
Nelle ultime ore l’azienda ha mostrato una prima immagine per illustrare la differenza di costruzione del modulo posteriore sulla nuova piattaforma per veicoli elettrici. Al posto di un modulo con 85 parti complessive, un altro nel quale ci sono pochissimi pezzi.
I tempi? Il primo modello che sfrutterà la nuova tecnologia elettrica Toyota secondo indiscrezioni sarà a marchio Lexus e arriverà nel 2026. Monterà le nuove batterie al litio capaci di assicurare 965 km di autonomia con una singola carica. Ma come anticipa Automotive News dal 2028, le batterie cresceranno per permettere fino a 1448 km di autonomia con una singola carica.
Toyota stima che così sarà in grado di vendere circa 1,7 milioni di auto elettriche entro il 2030. Quello che interessa di più al pubblico però sono i prezzi e presto avremo novità anche in questo senso.