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Ripercorriamo la storia della Toyota Prius, un modello che ha letteralmente rivoluzionato il mercato dell’auto. La Toyota celebra quest’anno i 20 anni del suo modello ibrido per eccellenza, divenuto negli anni proprio sinonimo di auto ibrida e, più in generale, di vettura ecologica. La storia, però, inizia nel 1993, quando l’azienda inizia a discutere quella che sarebbe dovuta essere l’auto per il 21esimo secolo, discussione che ha poi portato alla luce il progetto G21, che alla fine sarebbe divenuto la Prius. Questo rivoluzionario progetto aveva inizialmente l’obiettivo di migliorare del 50% l’efficienza in termini di consumi di carburante di un normale motore termico, ma questo target si è evoluto nel tempo, arrivando al punto di avere come obiettivo quello di raddoppiare i km percorsi con un litro di benzina. Sono state avanzate diverse ipotesi su come fare a raggiungere questo ambizioso target, ma alla fine l’azienda ha deciso di optare per un powertrain ibrido, che viene mostrato per la prima volta al pubblico il 27 ottobre 1995 al Salone di Tokyo in veste di prototipo.
Il concept del 1995
Il concept aveva un motore 1.5 litri a benzina, accoppiato ad un cambio a variazione continua CVT ed un condensatore che agiva da dispositivo per l’immagazzinamento dell’energia elettrica. Grazie anche al sistema Start&Stop, l’auto era accreditata di un consumo di 30 km/l, circa il doppio di quello che potevano fare le auto della medesima categoria a quel tempo.
Toyota Prius prima serie: 1997 – 2003
Il modello di serie della Toyota Prius arriverà sul mercato due anni dopo rispetto al concept e diventa la prima auto ibrida in produzione di serie al mondo. Il modello di serie aveva consumi leggermente inferiori a quelli del concept, pari a circa 28 km/l, ma manteneva ben evidente l’intento originale.
Il design si discosta leggermente da quello della concept car, per essere più gradevole e moderno. Il nome, Prius, deriva dal latino e significa “prima” (inteso come avverbio) o “primo” (inteso come aggettivo), voluto dalla casa per sottolineare la carica avveniristica del modello.
La prima generazione, nota con la sigla di NHW10, debutta in un primo momento in Giappone, nel 1997, per poi essere aggiornata alla versione NHW11 nel 2000 ed essere commercializzata da quell’anno anche al di fuori del Giappone, in Asia, America, Europa e Australia. Il motore termico era un 1.5 litri benzina da 70 cavalli a 4.500 giri al minuto, mentre l’elettrico aggiungeva una potenza di picco di 44 cavalli tra i 1.050 ed i 5.600 giri al minuto. La coppia dell’1.5 litri era di 111 Nm, mentre quella del motore elettrico di 350 Nm tra 0 e 400 rpm.
Toyota Prius seconda serie: 2003 – 2009
Nel 2003 arriva la seconda generazione, presentata in anteprima al New York International Auto Show di quell’anno. La nuova Toyota Prius è più risparmiosa in termini di consumo di carburante, 150 mm mm più lunga e, soprattutto, con un design completamente rivisto, per essere anche più aerodinamica (il Cx è di 0.26, contro lo 0.29 del modello prima). Si è lavorato anche per ridurre il peso, con accorgimenti come ad esempio il cofano ed il portellone in alluminio.
Da segnalare anche l’arrivo dell’impianto di aria condizionata capace di funzionare al 100% in elettrico: sulla prima serie, il climatizzatore aveva bisogno che il motore termico fosse acceso per funzionare al massimo delle sue potenzialità. La casa, complessivamente, pubblicizzava il modello come “il 15% più efficiente” rispetto al modello prima.
Anche in termini di prestazioni era meglio, con il motore termico da 1.5 litri accreditato di 77 cavalli a 5.000 giri al minuto e 115 Nm a 4.200 giri al minuto, mentre quello elettrico era da 50 kW (68 CV) a 1.200 rpm e 400 Nm di coppia massima a 0 rpm.
Toyota Prius terza serie: 2009 – 2015
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Presentata in anteprima al NAIAS (North American International Auto Show) di gennaio 2009, il Salone dell’auto di Detroit, la terza generazione ha una forma esterna simile a quella del modello prima, ma allo stesso tempo più moderna e futuristica. L’aerodinamica viene ulteriormente affinata, portanto il Cx a 0.25, mentre in alcuni mercati il prezzo viene abbassato renderla più competitiva con la rivale Honda Insight.
Novità importante sotto al cofano, dove debutta il nuovo 1.8 litri a ciclo Atkinson da 99 cavalli a 5.200 giri al minuto e con 142 Nm di coppia massima a 4.000 giri al minuto. Con l’ausilio del motore elettrico, la potenza complessiva è di 136 cavalli (100 kW).
Degno di nota, poi, l’arrivo della Toyota Prius Plug-In Concept nell’ottobre 2009 al Salone di Tokyo, per poi essere svelata in versione di serie al Salone di Francoforte del 2011. La versione plug-in, ricaricabile con una presa di corrente, aveva una batteria potenziata agli ioni di litio da 4,4 kWh (1,3 kWh la versione normale) ed aveva un’autonomia massima di 23 km in modalità 100% elettrica.
Toyota Prius quarta serie: 2015
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Ancora più moderna e futuristica, la Toyota Prius di quarta generazione arriva sul mercato giapponese alla fine del 2015, per entrare in vendita anche in America ed in Europa ad inizio 2016. La nuova generazione della Prius è la prima auto del marchio delle Ellissi ad usare il nuovo pianale modulare Toyota New Global Architecture (TNGA), che ha permesso di abbassare il centro di massa e di migliorare la rigidezza strutturale. Nel complesso la nuova Prius è più agile su strada ed ha una migliore tenuta di strada, ma allo stesso tempo è migliorata anche dal punto di vista dell’aerodinamica. Nonostante gli interventi all’estetica, l’abitacolo è anche più spazioso.
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