Toyota punta sull’idrogeno e lo conferma proponendo la nuova versione della Mirai, modello elettrico lanciato nel 2014 che sfrutta proprio celle a combustibile di idrogeno.
Mirai in giapponese significa futuro e non poteva esserci nome più azzeccato di questo: il primo progetto del veicolo risale a poco meno di 30 anni fa, a dimostrazione dell’interesse della casa giapponese per i combustibili alternativi, credendo fortemente in questa alimentazione totalmente green. L’auto, infatti, non utilizza l’energia della rete elettrica, ma quella sviluppata dalle fuel cell, che combinando l’idrogeno con l’ossigeno presente nell’aria, producono l’energia elettrica necessaria per alimentare il motore.
Il restyling, presentato a dicembre, prevedrà tre allestimenti e un prezzo di partenza per il mercato europeo di 66 mila euro, arrivando a un massimo di 76. Il design è stato rivisto: ora è più contemporaneo e aerodinamico, grazie a linee più leggere e fluide.
Per quanto riguarda la lunghezza è stata allungata di 85 mm, toccando quindi quasi 5 m totali (4,974 m), allargata di 75 mm, mentre in altezza l’auto è più bassa di 61 mm. Anche l’abitacolo è reso più ampio è comodo, per aumentare il comfort.
Per quanto riguarda l’autonomia del del motore, sono stati montati nella versione coupé un totale di 3 serbatoi posti sotto il pianale: che grazie a una capacità di 5,6 kg di idrogeno ciascuno, portano a 650 chilometri l’autonomia del mezzo.
Toyota Mirai inoltre è più potente poiché lo stack delle celle a combustibile è pari a 330 ( prima era 370), ma i cavalli sono passati dai 155 della prima generazione a 182. La macchina passa da 0 a 100 km/h in 9 secondi e la velocità massima che può raggiungere di 175 km/h.