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L’aspettavano in molti. Tanti, tantissimi appassionati continuavano a chiedersi negli anni come sarebbe stata la nuova Toyota Supra. Il brand giapponese ha dato finalmente la parola fine alle voci, alle attese ed alle aspettative di tutto il pubblico interessato, presentando in anteprima mondiale la nuova Toyota GR Supra, prima auto della Toyota GAZOO Racing.
Una nuova generazione di Supra l’aspettavamo da tempo. Erano cominciate a trapelare delle immagini, poi alcuni dati tecnici o prima ancora la notizia della partnership con BMW, con la quale condivide il telaio e si può praticamente definire sorella della nuova BMW Z4. Dopo aver visto anni addietro un concept di vettura sportiva Toyota, FT-1, finalmente il modello di serie ha visto la luce del sole ed ecco che è stata presentata al Salone di Detroit 2019 la nuova Toyota GR Supra, sportiva giapponese che ha un nome “pesante” da portare avanti.
Che la nuova Toyota GR Supra incarni un’auto sportiva non ci piove, così come non mancano i richiami al passato. Il cofano lungo, l’abitacolo arretrato, l’andamento del tetto e la muscolosità di parafanghi e passaruota sono indice diretto sia della volonta di Toyota di metter su un’auto ad alto contenuto emozionale sia del filo conduttore che la lega con la precedente generazione. Dietro il design di questa nuova Supra c’è il concetto di “Condensed Extreme”, che si basa su tre aspetti fondamentali: passo corto, cerchi grandi e aggressività. Ecco quindi che le linee emozionali della nuova Supra hanno trovato spazio, con un abitacolo che mette al centro direttamente il conducente e che bisogna sentirselo “cucito addosso”, tanto che il passo è più corto di quello della sorella GT86. Effettivamente guardandola di profilo c’è quasi una linea unica che unisce anteriore e posteriore, con l’anteriore basso ed il retrotreno compatto e che ispira agilità.
Internamente tutto è proiettato non solo alla prestazione in senso stretto ma anche alla centralità di chi guida, come se fosse su una monoposto da competizione. Il conducente ha a disposizione una plancia a sviluppo orizzontale con tutti gli elementi che seguono questo andamento, i comandi necessari tutti a portata di mano per evitare distrazioni soprattutto ad elevate velocità. Sia il display della strumentazione che quello dell’infotainment sono con pannelli da 8.8 pollici, ma mentre la strumentazione ha una divisione multielemento, l’infotainment può contare sulla capacità di essere comandato grazie al tocco delle dita. Ovviamente non potevano mancare anche sedili sportivi con imbottitura laterale per contenere al meglio il corpo durante le curve più dure.
Sotto al cofano della nuova giapponese batte un motore sei cilindri in linea 3.0 da 340 cavalli e 500 Nm di coppia massima, abbinato ad un cambio automatico con paddle al volante. Il motore, stando a quanto dichiara la Casa stessa, gode di un’ottima schiena di erogazione grazie al turbocompressore twin-scroll, tanto che lo scatto 0-100 km/h viene coperto in 4.3 secondi. Tutto viene poi scaricato sull’asse posteriore, perchè la trazione è proprio lì come ogni auto dal carattere marcatamente sportivo, dove lavora anche un differenziale autobloccante che permette il trasferimento anche del 100% della coppia sia in accelerazione che in rilascio.
Le consegne delle prime unità sono previste per la fine dell’estate. In Italia sarà disponibile ad un prezzo di 67.900 euro.