I ladri di auto si fanno sempre più furbi e tecnologici. Un fenomeno che era già una piaga rischia di diventare pericolosissimo con l’aiuto delle nuove tecnologie, e in particolare dell’intelligenza artificiale.
Il furto di auto è un fenomeno diffuso nel mondo, ma particolarmente devastante in Italia, uno dei paesi più colpiti da questa forma di crimine. Secondo gli ultimi dati resi disponibili dal Ministero dell’Interno, nel 2020 sono state rubate in Italia ben 109.000 auto. Mentre molte forme di crimine violento sono da anni in diminuzione, il furto d’auto registra un andamento opposto:un aumento del 5,5% rispetto all’anno precedente. Sembra impossibile che tanti furti restino impuniti e che nessuno riesca a ritrovare una tale massa di auto rubate. Viene naturale chiedersi quali siano le principali destinazioni del traffico d’auto rubate?
La risposta è quasi sempre la stessa: in genere, le auto rubate in Italia vengono esportate all’estero, in particolare nei paesi dell’Est Europa, del Nord Africa e del Medio Oriente .
Principali tecniche del furto d’auto
Per mettere le mani sulla nostra amata vettura, I ladri di auto utilizzano diverse tecniche. Con un mix molto vario di tecniche tradizionali e nuove tecnologie.
Tra le più comuni secondo le statistiche di questo tipo di crimine ci sono ancora tecniche che risagono alla notte dei tempi, come lo scasso. Un evergreen sempre attuale. Ma mentre la tecnologia ci mette a disposizione chiavi elettroniche e circuiti che dovrebbero garantire la nostra sicurezza, proprio da qui partono nuove forme di attacco. Vediamo una panoramica delle tecniche principali:
- Scasso: i ladri forzano la serratura o la portiera dell’auto per entrare all’interno e mettere in moto il motore.
- Jamming: i ladri utilizzano un dispositivo che interferisce con il segnale della chiave elettronica dell’auto, impedendo la chiusura delle porte. A quel punto penetrare nell’auto rimasta aperta diventa un gioco da ragazzi
- Clonazione della chiave: i ladri copiano il segnale della chiave elettronica dell’auto per aprire le porte e mettere in moto il motore. Si tratta di una tecnica particolarmente complessa, che solitamente necessita di complici all’interno delle catene di distribuzione e vendita auto (in sostanza, gli autosaloni e le autofficine da cui ci serviamo). Ma i suoi risultati sono perfetti, disgraziatamente per chi subisce il furto.
- Hacking: i ladri utilizzano l’intelligenza artificiale per rubare le auto. SI tratta dell’ultima frontiera, la più temibile e tecnologica
L’intelligenza artificiale, una nuova frontiera anche per il furto d’auto
L’intelligenza artificiale (in breve detta IA) è una nuova frontiera anche per il furto d’auto. Gli hacker possono utilizzare l’IA per bypassare i sistemi di sicurezza delle auto e rubarle. Ma per riuscirci devono prima bypassare i meccanismi di sicurezza messi delle piattaforme di intelligenza artificiale per impedire il loro uso criminale.
Si tratta di una sfida in cui l’intelligenza “naturale” dei criminali bypassa le “serrature” informatiche di Chat GPT, e degli altri fornitori di intelligenza artificiale, con una serie di domande capziose, che costringono il motore dell’IA ad operare contro le sue stesse istruzioni e a fornire ai ladri la “chiave” per Un recente articolo pubblicato su Notizie.it ha dimostrato come un malintenzionato abbia hackerato una chat GPT (Generative Pre-trained Transformer) per spiegare come rubare un’auto. Il malintenzionato ha dimostrato che la sicurezza di questo nuovo strumento può essere bypassata e messa al servizio del crimine. Può fare partire un’auto senza bisogno di usare le chiavi, ma può anche fornire istruzioni per crimini di altro tipo
Un gioco di ruolo che ci costa la macchina
A dimostrare l’efficacia di queste tecniche di aggiramento dei limiti di Open AI è stato Alex Poljakov, esperto di sicurezza informatica russo, a capo di una delle principali società che si occupano di sicurezza applicata all’ AI. In un filmato Youtube ha hackerato il motore di Open AI in pochi minuti. Poljakov ha dichiarato (e c’è da credergli) che la stessa operazione sia possibile con tutti i motori AI attualmente disponibili. Non solo Open AI/Chat GPT, quindi, ma anche Bard, l’AI creata da Google con un enorme investimento.
Il set di istruzioni fornito da Open AI all’esperto di sicurezza, ma in questo hacker, gli avrebbe permesso di collegare facilmente i “fili” della nostra auto e partire, senza bisogno di forzare portiere o di clonare chiavi. Un sogno per i ladri, un incubo per i proprietari di auto, che dovranno difendere le loro vetture da ladri sempre meglio equipaggiati. Le statistiche dei furti, c’è da scommetterci, esploderanno ulteriormente.
Come difendersi dai ladri di automobili che utilizzano l’intelligenza artificiale
In un ambiente in cui difendere la propria auto diventa un’impresa sempre più difficile, cosa consigliano le forze dell’ordine e gli esperti del settore?
Potrà essere un sollievo sapere che non è richiesto nessun particolare upgrade tecnologico. Per combattere i criminali armati anche di informatica non occorre scendere sul loro stesso terreno, un terreno sul quale sono molto più preparati loro. Occorre invece utilizzare la nostra prudenza tradizionale e quelle tecniche che hanno sempre permesso di minimizzare la minaccia dei furti, sia quelli col seghetto e il grimaldello che quelli con mezzi elettronici. Si tratta di di seguire alcune semplici regole:
- Non lasciare accessori e beni di valore in vista: i ladri potrebbero essere attratti da oggetti come borse, cellulari o navigatori satellitari.La raccomandazione è elementare, ma sempre utile.
- Utilizzare sistemi di sicurezza aggiuntivi: come antifurto meccanici o elettronici, che possono impedire l’avvio del motore. Più rallentiamo lò’opera dei ladri, più la rendiamo imprevedibile e piena di ostacola, più è probabile che rinuncino prima di finire l’opera
- Parcheggiare in luoghi sicuri: come parcheggi custoditi o in zone ben illuminate. Anche il buon senso continua a giocare un ruolo importantissimo.
- Non lasciare la chiave nell’auto: anche se si parcheggia solo per pochi minuti. Una raccomandazione che non si dovrebbe nemmeno pensare di fare. Ma sareste sorpresi dal numero di macchine rubate mentre il proprietario “scende un attimo” a prendere qualcosa, lasciando la chiave nel cruscotto.
- Aggiornare il software dell’auto: per evitare che gli hacker possano sfruttare eventuali falle di sicurezza. È l’unico suggerimento che abbia a che fare con l’informatica ed è altrettanto intuitivo degli altri. Difendiamo computer e smartphone dai ladri di dati, tenendo sempre aggiornato il loro sistema operativo. La stessa cosa dobbiamo fare con la nostra auto, per proteggerci dai ladri di macchine.
In conclusione, il furto di auto è un fenomeno diffuso e in continua evoluzione. I ladri utilizzano sempre nuove tecniche, tra cui l’intelligenza artificiale, per rubare le auto. Per difendersi, è importante seguire alcune semplici regole di sicurezza e utilizzare sistemi di sicurezza aggiuntivi.