Uno strumento temutissimo che è costato milioni di patenti, ma come funziona davvero questo rilevatore?
La sicurezza stradale è una delle questioni più delicate affrontate negli ultimi anni, l’utilizzo massivo delle automobili ha infatti fatto crescere anche il numero degli incidenti e, tra le cause più frequenti che portano a questa conseguenza l’abuso di alcool è certamente una delle più frequenti.
Per punire coloro che mettono a rischio la loro vita e quella degli altri mettendosi al guida in stato di ebbrezza, esiste tuttavia uno strumento super efficace, ovvero l’etilometro che si avvale dell’altrettanto famigerato “test del palloncino”. Ma in cosa consiste questo test? E come può questo strumento fornire dati davvero precisi sul nostro stato? Esistono molti misteri non svelati dietro questa macchina tutrice intransigente della legge.
Dal prossimo 2024 arriverà una svolta epocale per quel che riguarda il codice della strada con i comportamenti impropri alla guida che saranno sanzionati ancor più severamente. Nessuna attenuante per coloro che supereranno i limiti, guideranno distratti dal cellulare oppure dopo aver bevuto un bicchiere di troppo.
In particolare in questo ultimo caso la legge già prevede pene importanti come la sospensione della patente ed un iter abbastanza complesso per tornarne in possesso. Lo strumento più temuto per far valere questa legge, ad ogni modo, è rappresentato dall’etilometro, una macchina complessa che riesce a misurare la percentuale di alcool nel nostro sangue attraverso l’analisi dell’aria espirata dai nostri polmoni.
La precisione di questa macchina è fondamentale ma per avere risultati veritieri la cosa più importante è utilizzarla correttamente impostando parametri corretti di peso, età, sesso e l’eventuale assunzione di farmaci particolari, ma anche lo stato di salute generale può influenzare tali risultati.
L’etilometro più avanzato utilizzato dalla polizia stradale è il Drager 7110 MKII, un dispositivo imilkfatk che utilizza la tecnologia ad infrarossi per misurare la concentrazione di alcol presente nell’aria espirata. Il suo principio di funzionamento è piuttosto semplice in realtà, e si basa sull’assorbimenti delle radiazioni infrarosse dell’alcol etilico, un foto-rivelatore analizza dunque l’energia residua del raggio infrarosso e un piccolo processore elabora tali dati per determinare la risposta.
In molti si chiedono dunque se sia possibile ingannare questo strumento in qualche modo, e molte leggende sono nate al riguardo come quelle che mangiare cipolle o liquirizia possa in qualche modo mitigare i risultati. La verità è però che non esistono modi certi per fregare questo strumento, questo in quanto la degradazione dell’alcol avviene nel fegato e non esistono mezzi per far sì che il nostro organo lavori più velocemente.
L’etilometro non è un nemico, ma un pilastro per la sicurezza stradale, una delle macchine che è riuscita a salvare più vite e la sua precisione ed affidabilità è indiscutibile. Se avete bevuto un bicchiere di troppo, quindi, l’unica soluzione è lasciare la guida o chiamare un taxi, perché nel caso incappaste nel famoso test del palloncino, non ci sarà alcun modo per ingannare questo straordinario strumento.