La guerra tra Russia e Ucraina è entrata prepotentemente nel mondo auto. Sono molte le aziende che hanno smesso di esportare le proprie vetture nel paese sovietico o che hanno organizzato raccolte fondi per il popolo ucraino, ma Tesla ha deciso di andare oltre. L’azienda di Elon Musk, infatti, ha stabilito che continuerà a pagare i propri dipendenti che saranno chiamati alle armi in Ucraina, o che vorranno parteciparvi volontariamente.
Una decisione importante quella presa dal marchio americano. Alcuni dipendenti Tesla, infatti, hanno la cittadinanza ucraina, essendo dunque potenzialmente eleggibili per andare a prestare servizio nel loro Paese. Per questo Musk ha deciso che chi deciderà di arruolarsi per difendere la propria patria percepirà fino a tre mesi di stipendio pagati dall’azienda nonostante non occupi il suo posto di lavoro in quanto impegnato al fronte. Non è la prima idea di Tesla per fornire sollievo alle popolazioni coinvolte o agli stati confinanti: in Polonia, Ungheria e Slovacchia, ad esempio, il marchio ha reso gratuite le colonnine Supercharging per ricaricare le vetture elettriche mentre Elon Musk ha inviato in Ucraina materiale Starlink per garantire una connessione Internet anche nelle zone di conflitto.