I numeri degli ultimi mesi sono tutti dalla parte di Tesla che sta prendendo piede anche in Italia: ma prima di comprarla è bene sapere tutto
Forse era fatale che succedesse, anche se nessuno si aspettava che potesse avvenire così presto. Ma adesso ci sono anche i numeri a sancire il successo di Tesla. Perché se in Italia l’elettrico non ha ancora preso definitivamente piede, il mercato mondiale è diverso.
Lo confermano i dati raccolti da JATO, la più importante azienda di analisi del mercato auto, in 53 tra i più importanti Paesi al mondo. Se nel 2022 la Tesla Y era stata complessivamente la terza auto più venduta a livello globale dietro a due Toyoita, la Rav4 e la Corolla, adesso c’è stato il sorpasso ufficiale.
Nel primo trimestre 2023 infatti Tesla Model Y è in testa con 267.200 unità, con un aumenti di circa il 69% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Al secondo posto Toyota Corolla in tutte le sue versioni, dalla berlina alla wagon con 256.400 unità: ma è in calo sia in Cina che negli Stati Uniti, due mercati strategici. A seguire, altre tre modelli del colosso giapponese, cioé Hilux, RAV4 e Camry.
Un risultato che dà libero spazio ad alcune considerazioni che è bene sapere prima di andare ad acquistare una Tesla. Partiamo da un’analisi di fondo che non è strettamente economica. Perché la Y ha così tanto successo? Certamente per l’idea che porta avanti fin dalla sua nascita, quella di una motorizzazione elettrica al 100%. Ma anche perché è un Suv, comparto che va per la maggiore nelle vendite globali.
E in effetti dal 2019 l’azienda che ha in Elon Musk il suo CEO oltre che il suo leader, dopo anni di investimenti in perdita ha cominciato a produrre i primi frutti e a generare i primi dividendi importanti. I motivi di questo successo? Li vediamo insieme.
Tesla, prima di acquistarla devi saperlo assolutamente: non tutti i piani sono riusciti
Il 2022 è stato un anno di segnali opposti in casa Tesla. Sul piatto positivo della bilancia c’è il fatto di avere raggiunto un nuovo record di vendite con 1,3 milioni di unità, per un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. Su quello negativo però il prezzo delle azioni è crollato in maniera importante, passando da circa 360 dollari del 2022 a 187 dollari alla fine di maggio 2023.
I motivi sono certamente legati al mercato ma soprattutto alla concorrenza. Se fino ad un paio di anni fa Tesla era certamente un’azienda innovatrice e ha potuto sfruttare appieno questa caratteristica, oggi il vento è cambiato. In particolare quello che soffia dalla Cina, capace di produrre auto elettriche a prezzi decisamente più bassi senza perdere in qualità.
Inoltre diversi produttori europei, statunitensi e coreani hanno seguito l’esempio convertendo parte della loro produzione all’elettrico puro. Così ad esempio mentre Tesla non è ancora passata alla tecnologia a 800 volt, la adottano già oltre alla cinese Geely anche Hyundai e Kia oltre ad Audi e Porsche.
Ma poi ci sono anche i modelli che aprono o meno una via. Il mercato statunitense ama non da oggi mezzi esagerati come i pick-up potentissimi. Tesla da almeno 4 anni annuncia l’arrivo del suo Cybertruck, dalle linee estreme e innovative, ma non è ancora successo.
In compenso però nel frattempo sono arrivati il Ford F-150 Lightning e la Chevrolet Silverado. Così anche parte di quelli che avevano prenotato il Cybertruck (secondo Tesla almeno 1 milione di clienti) ha scelto di rivolgersi alla concorrenza.
Tutto questo però non sembra scalfire le sicurezze di Elon Musk che continua ad andare avanti con il suo piano. Di recente ha spiegato che Tesla ha costruito la sua 4 milionesima auto e che la domanda futura dei suoi modelli potrebbe anche essere illimitata. L’obiettivo resta quello di vendere 20 milioni di auto all’anno entro il 2030, praticamente un quarto del mercato mondiale.
Un modello più alla portata di tutti senza dimenticare l’elettrico: è questo il grande piano di Musk
Può suonare strano per un’azienda che è molto innovativa ma anche molto giovane. Eppure Tesla ha già bisogno di rinnovare il proprio parco vetture. La Model 3, nata nel 2018, dovrebbe essere oggetto di un restyling importante nella seconda metà del 2023.
Invece la Model Y è del 2021 e quindi non sarà toccata prima di altre 3 o 4 anni. Sullo sfondo però ci sono altre novità importanti. Nel 2024 il lancio della nuova Roadster che ricorderà molto da vicino il primo modello prodotto nel 2008, una cabrio a due posti. Avrà circa 1.000 CV di potenza, trazione 4×4 e che toccherà i 100 km/h in 2 secondi.
La svolta più attesa è però legata ad un modello economico, con un prezzo tra i 22mila e i 23mila euro. Potrebbe chiamarsi Model Q o Model C e utilizzare per la prima volta batterie con celle al litio-ferro-fosfato al psoto di quelle agli ioni di litio.
Senza dimenticare il Van, altro progetto per ora tenuto in ghiaccio dall’azienda. Tesla intende produrlo in due versioni: una per il trasporto passeggeri e sia per il trasporto delle merci. Si calcola che così potrebbe arrivare a produrre fino a 10 milioni di esemplari.
Ma non è tutto, perché Tesla ha sempre prodotto tutto in proprio e continuerà a farlo. Così l’azienda da poco ha ufficializzato che aprirà una nuova fabbrica a Shanghai, in grado di produrre fino a 10.000 Megapack all’anno.
Sono batterie di dimensioni molto grandi, in grado di inglobare quantità di energia sufficienti a stabilizzare la rete elettrica per prevenire i blackout. Attualmente Tesla ne ha già aperte in Australia, nello stato di Victoria, ad Angleton in Texas, a Soldotna in Alaska e a Lathrop, in California.