Uno sciopero della fame per attirare l’attenzione di Elon Musk e risolvere così finalmente i problemi di qualità delle elettriche Tesla.
L’idea è nata da un gruppo di proprietari norvegesi di auto del marchio americano, insoddisfatti per il controllo di qualità da parte della società, che hanno deciso di lanciare un segnale più forte aderendo ad uno sciopero della fame durato 24 ore.
Il gruppo di proprietari di Tesla lamenta una serie di problemi che si sono verificati non solo a livello nazionale come l’impossibilità di avviare il veicolo o la mancata apertura le maniglie delle portiere quando fa freddo, passando per alcuni difetti dei sedili fino al malfunzionamento dello schermo dedicato al sistema di infotainment o alla batteria con la durata inferiore a quellapromessa e le prese per le nuove stazioni di ricarica che non si adattano ai veicoli.
Stanchi del servizio assistenza clienti, che non riesce a risolvere i problemi presso i centri di assistenza Tesla, i proprietari hanno iniziato lo sciopero della fame con l’attore e scrittore Erlend Morch, che si è fatto promotore dell’iniziativa tanto da farla arrivare fino ad Elon Musk, CEO di tesla che però ha risposto in maniera gelida: “Su consiglio di un buon amico, ho digiunato periodicamente e mi sento più sano”, attraverso il proprio account.