Addio al Campione del mondo: è scomparso a 45 anni in seguito ad un incidente in auto, il mondo dello sport è in lutto
Il destino a volte è davvero beffardo, soprattutto quando si tratta della morte. Accadono situazioni che sono difficilmente spiegabili, anche solo da interpretare. Basti pensare quanto accaduto a Michael Schumacher: sette volte Campione del mondo di Formula 1, una vita a correre in una monoposto a 300 all’ora in pista e poi per una caduta – banale quanto terribile – sulle nevi di Meribel mentre sciava è finito in coma ed al momento le sue condizioni – di certo non buone – sono un mistero per tutti.
Senza nemmeno voler toccare il tasto Alex Zanardi, che nella sua vita ne ha passate davvero tante: dall’incidente in pista che gli ha portato via le gambe fino all’incidente con un camion con la sua handbike sulle colline senesi il 19 giugno 2020. Peggio di tutti è andata a Davide Rebellin, l’ex campione di ciclismo che ha perso la vita investito da un camion lungo la Regionale 11 a Montebello Vicentino.
Ed il ciclismo piange ora un altro campione del mondo scomparso: si tratta di Crescenzo D’amore, napoletano doc, classe 1979, vittima di un incidente stradale. Il corpo è stato trovato nella sua auto con la polizia che sta verificando le cause della sua morte, se sia avvenuta per un malore dell’ex ciclista oppure per un guasto all’auto.
Di certo c’è che se n’è andato un campione che ha toccato l’apice nel 1997 quando vinse il campionato del mondo in linea juniores a San Sebastian, in Spagna. In carriera ha gareggiato sia per la Mapei Quick-step che per l’Acqua & Sapone-Caffè Mokambo. Ha messo fine alla sua carriera nel 2011 mentre nel 2017 gli fu riscontrato un linfoma che D’Amore ha curato e battuto sottoponendosi ad un trapianto di midollo osseo. Ciò nonostante si è sottoposto a continui controlli per i successivi sei mesi.
Crescenzo D’Amore ha iniziato la sua carriera da professionista nel 2000, un velocista puro ed abile anche nelle cronometro, tanto da chiudere nel 1996 al secondo posto il campionato del mondo juniores su pista. Nel 2000 con la maglia della Mapei-Quick step conquistò anche una tappa alla Vuelta argentina; due anni dopo il passaggio alla Cage Maglierie-Olmo per poi passare nel 2004 all’Acqua & Sapone-Caffè Mokambo. Prese parte anche a due edizioni del Giro d’Italia, nel 2003 e nel 2004.
Il primo ritiro dall’attività agonistica arrivò nel 2007, poi nel 2011 il ripensamento ed il ritorno su strada con l’Androni Giocattoli con cui mise fine alla carriera.