Consentire la circolazione di questo tipo di automobili ha un prezzo. Potrebbero pagarlo molto presto tutti i cittadini romani, ecco l’iniziativa che sconvolge la situazione sul piano della circolazione.
Guidare a Roma potrebbe presto diventare un vero incubo per alcune categorie di automobilisti, quelli che non hanno accesso – per ragioni economiche o di altra natura – alle automobili più moderne che sono a zero o pochissimo in fatto di emissioni nocive. Presto, la città italiana situata nel Lazio, capitale della nostra nazione, sarà un vero inferno per chi guida un’automobile neanche troppo antica…
Negli ultimi mesi, a Roma ci sono state numerose proteste in seguito alla decisione della giunta comunale di iniziare a fare letteralmente la guerra alle automobili e ai veicoli usati per il lavoro Euro 4, soprattutto con motore diesel che sono certamente responsabili di emissioni inquinanti ma che allo stesso tempo, sono ancora molto usati dalla popolazione. Ce ne sono troppi per bloccare semplicemente tutto.
Eppure, il sindaco ha deciso e tra i tanti provvedimenti impopolari c’è il bando ai veicoli Euro 4 diesel invernale che durerà da settembre a marzo 2024 e che include la fascia oraria dalle 7:30 alle 20:30. Una decisione che in altre città come abbiamo visto in passato con l’esempio di Torino sembra prossima ad essere revocata proprio perchè ci sono ancora troppe persone che non possono fare a meno soprattutto per lavoro di veicoli simili.
Per evitare che l’Agenzia per l’Ambiente abbia da ridire su Roma che resta una delle città più inquinate del paese in ogni caso è saltata fuori un’ipotesi rilanciata anche da agenzie d’informazione come Ansa, dal Messaggero e da Auto Everyeye che potrebbe essere presa in considerazione davvero dai governanti della Capitale nelle prossime ore. L’idea di abbassare di due gradi il limite delle caldaie che riscaldano palazzine, uffici ed edifici aperti al pubblico.
Cosa c’entrano i termostati delle abitazioni con le automobili e l’inquinamento? Secondo le analisi della stessa Agenzia nella città laziale il 53% delle emissioni inquinanti vengono proprio dal combustibile usato per il riscaldamento durante il periodo autunnale ed invernale. A questo, aggiungiamo un settembre che finora ha avuto temperature praticamente estive e il quadro è completo. L’idea di spegnere i termosifoni non è poi così folle.
Nel frattempo le notizie riguardo un possibile slittamento dello stop per le automobili a diesel Euro 4 e a benzina Euro 3 si susseguono sul web ma per avere una conferma su questa ed altre misure, gli automobilisti romani dovranno attendere ancora che le autorità si pronuncino in merito così da avere finalmente un’indicazione precisa su come comportarsi a riguardo.