Il Gran Premio d’Austria è stato il migliore in assoluto per la Ferrari, ma un audio ha messo in crisi la tranquillità della Rossa.
Charles Leclerc dimostra che la Ferrari è una macchina competitiva in gara e ottiene un ottimo e scintillante secondo posto alle spalle di Max Verstappen. Si tratta del miglior risultato del Cavallino in stagione, con il monegasco che aveva ottenuto questo piazzamento solo nella Sprint Race di Baku e a podio vi era salito sul gradino più passo solo nella gara dell’Azerbaijan.
I track limits sono stati tristemente grandi protagonisti della gara, infatti al termine della prova ci sono state una serie incredibili di penalizzazioni. Chi ne ha subito una seconda, dopo quella che già gli era stata comminato in gara è stato Carlos Sainz.
Lo spagnolo aveva chiuso al quarto posto al termine di un’ottima gara che lo aveva portato a dimostrarsi un ottimo secondo, aiutando Leclerc e rallentando Sergio Perez. Avrebbe meritato il podio per la grinta e la voglia mostrata in pista, ma alla fine ha dovuto chiudere subito dietro, prima di subire altri 10 secondi di penalità e passare sesto.
Un weekend molto frustrante per l’ex pilota della McLaren che aveva sicuramente altri obbiettivi, ma che alla fine non è riuscito a ottenere. Oltre alle decisioni dei giudici di gara, Sainz si è sentito quasi tradito dalla sua Scuderia in un’occasione particolare e le ricostruzioni parlano di uno spagnolo estremamente risentito.
“Perché non siamo rimasti fuori?” Sainz contro la strategia
Il primo momento complicato per la Ferrari è avvenuto quando è stata segnalata la Virtual Safety Car per la presenza di Hulkenberg a bordo pista. La monoposto del tedesco della Haas doveva essere rimossa, ma si trovava ben distante dai piloti, dunque non serviva l’ingresso della Safety Car vera e propria.
La Ferrari aveva Leclerc e Sainz a pochi centesimi di distanza, con la strategia che è stata quella di sfruttare questo momento con entrambi i piloti. Si tratta di una scelta molto rischiosa, infatti due pit stop consecutivi sono estremamente difficili.
A complicare ancora di più la situazione ci ha pensato un cambio gomme di 4,4 secondi per Charles Leclerc e dunque Sainz si era dovuto accodare alle spalle aspettando la fine della sosta del monegasco. Carlos ha perso così 4,5 secondi per il cambio gomme e la sua gara ha subito sicuramente dei rallentamenti per questa strategia.
Rientrato in pista non era per nulla contento, anche perché gli era già stato vietato poco prima di attaccare e superare il proprio compagno Charles Leclerc. Una volta in pista Sainz si è immediatamente lamentato con il muretto:” Dai ragazzi, andiamo. Ditemi perché non avete deciso di lasciarmi in pista?”
Carlos si sentiva in forma e le sue gomme stavano andando bene, come aveva riferito ai tecnici prima del suo rientro ai box. La Ferrari però voleva recuperare del tempo grazie alla Virtual Safety Car, ma la fretta è sempre cattiva consigliera. Sainz è sicuramente promosso al termine del GP d’Austria, ma strategie discutibili e una penalizzazione poco chiara lo hanno portato a chiudere solo sesto.