Uno dei marchi più importanti del mercato automobilistico internazionale è nel caos: arriva la decisione devastante per i dipendenti.
La crisi del mercato automobilistico sembra non avere confini. Il 2024 è stato un anno durissimo per molti marchi di prestigio e di grande risonanza, che stanno contando le perdite e soprattutto i numeri a ribasso rispetto all’annata precedente. In Europa sono tanti i brand costretti a rivedere le proprie scelte strategiche.
Ma anche in un paese solitamente florido dal punto di vista economico come il Giappone, tale crisi si sta facendo sentire. Il mondo delle 4 ruote è sofferente anche in estremo oriente, probabilmente risentendo delle problematiche relative al passaggio ai motori elettrici ed alla risposta spesso ancora titubante e timida della clientela.
L’ultima grande casa automobilistica a farne le spese è stata la Nissan. Ovvero l’azienda nipponica nata a Yokohama nel 1933 che in Europa è sotto la guida del Renault Group, avendo stabilito una partnership multinazionale di grande spessore. Nonostante la fama e la nomea, Nissan sta prendendo provvedimenti obbligati dopo questo periodo critico.
Nissan in crisi: tagli e nuove strategie per risollevare i conti
Il CEO di Nissan Makoto Uchida ha di recente tenuto una conferenza stampa in cui ha spiegato la gravità dei risultati dell’ultimo trimestre di vendita, con la casa giapponese che conta una diminuzione dell’85% sugli utili rispetto ai trimestri precedenti. Una crisi profonda che andrà risolta con prese di posizione severe.
Nissan punta a ridurre i costi fissi di 300 miliardi di yen in due modi: riducendo del 20% la capacità produttiva e tagliando la forza lavoro, con ben 9.000 unità in meno. Ciò significa che l’azienda sarà costretta a licenziare numerosissimi tra dipendenti, operai e dirigenti, il mezzo più semplice ed ovvio per diminuire le spese interne e risparmiare. Una conseguenza diretta del calo della produzione di autovetture. A parziale sollievo c’è anche l’ufficialità del taglio degli stipendi dei dirigenti superiori, a partire da quello del CEO Uchida.
Altra strategia per fronteggiare la crisi sarà la vendita del 10,02% delle azioni che Nissan vanta in Mitsubishi Motors, così da rientrare di numerosi dividendi. Si tratta di circa 149 milioni di azioni in vendita al prezzo odierno. “Questa transazione sosterrà la strategia di gestione di MMC e migliorerà la flessibilità finanziaria di Nissan, aprendo la strada a future opportunità di crescita. Nissan e MMC continueranno i loro sforzi collaborativi per guidare l’innovazione e offrire un valore eccezionale ai loro stakeholder” – ha scritto il marchio giapponese in un comunicato ufficiale.