Vi proponiamo quest’oggi due teaser sulla futura generazione della Suzuki SX4 che, sin dal prototipo si chiamerà S-Cross. I bozzetti mostrano un dettaglio del frontale nel primo e uno schizzo a mano libera nel secondo. In veste pur sempre di concept avremo modo di vederla sotto i riflettori in occasione dell’imminente Salone internazionale di Parigi 2012 in programma dal prossimo 27 settembre fino al 14 ottobre e non mancherà certamente anche l’attuale Suzuki SX4.
Questa vettura, come di consuetudine per la SX4, farà parte del segmento delle Crossover di segmento C. Lo stesso per cui Suzuki propone anche la sua 4×4 Jimny che sembra riscuotere un discreto successo.
Secondo la casa della S argentata, questo nuovo concept è destinato a trasmettere agli appassionati delle vetture di quel segmento tre sensazioni quali emozione, qualità ed efficienza aerodinamica mistificate ad un design che si rivela fluido e dinamico. Da queste immagini, si scruta un andamento fluido delle superfici della carrozzeria, e un frontale ben sagomato, con prese d’aria sotto i gruppi ottici che coinvolgono e seguono le linee stesse; contemporaneamente a tutto ciò gli ingengeri giapponesi della Suzuki non intendono far abbandonare le doti da Crossover che l’attuale SX4 possiede. Verrà infatti conservata quella sensazione di robustezza tipica di un SUV-Crossover non sicuramente destinato all’uso di un classico fuoristrada poiché, come si sa, l’SX4 è considerato molto più un Crossver da città sebbene presenti elementi come la zona anteriore imponente, le protezioni laterali, le dimensioni laterali molto più pronunciate e una linea di cintura maggiorata rispetto a quella dell’SX4 che vediamo oggi.
La S-Cross è destinata quindi, ripetiamo, a sostituire la SX4, il progetto nato in accordo con Fiat che ha sviluppato la Fiat Sedici disegnata dal maestro Giugiaro che però non è destinato ad avere un seguito a meno che non consideriamo la Fiat 500X la sua degna sostituta ed erede quindi. Se la partnership tra le due Case continuerà probabilmente sarà sotto un’ottica non di veicoli ma sotto i propulsori diesel che essi adotteranno: di derivazione Fiat appunto.