Che le moto di bassa cilindrata si stiano accaparrando fette di mercato è un dato di fatto. Pare essere finita l’era del “ti compri la 125 oppure la 600” e Suzuki questo l’ha capito, presentando così ad EICMA 2016 la GSX250R e la GSXR-S125.
Con la Suzuki GSXR250 il brand di Hamamatsu ha pensato ai giovani e meno giovani che preferiscono sì avere un’impostazione sportiva ma senza sacrificare il confort, fattore chiave poichè questo genere di moto ben si adatta all’utilizzo cittadino. Il design prevede una parte anteriore a spigoli vivi e con gruppi ottici con luci di posizione a LED, mentre al posteriore tutta la parte di illuminazione sfrutta questa tecnologia. La doppia sella, che separa pilota e passeggero, dona un’impronta sportiva, mentre le sospensioni sono state tarate per essere sfruttabili in qualsiasi occasione e non esclusivamente in pista, come le più grandi moto specialistiche. Sul piano della propulsione il motore è un 248 cc che eroga la potenza massima di 25 cavalli, abbinato al cambio a 6 marce ed a valori di consumo invidiabili: con 15 litri di benzina, capienza massima del serbatoio, sono possibili 480 km circa.
Sul piano degli ottavi di litro, invece, ad EICMA 2016 la casa giapponese ha svelato la versione naked della 125 già presentata ad Intermot. La Suzuki GSX-S125, da buona naked che si rispetti, monta un manubrio largo ed una sella quantomeno accogliente, nel limite delle dimensioni, per riuscire ad offrire un buon confort sulle strade di tutti i giorni, magari nel tragitto casa scuola dei sedicenni che potrebbero portarsela in garage. Il design è aggressivo, con un proiettore anteriore con faro full LED che punta verso il basso e dona dinamismo, mentre il motore a vista con protezione inferiore e le linee a svaglie del codino confermano una linea quantomeno riuscita ed al passo con i tempi. Così come sulla 250 anche in questo caso la sella tra chi guida e chi siede dietro è separata, segno che da sempre contraddistingue le moto più sportive, mentre la strumentazione è composta da un cruscotto LCD. La ciclistica può contare su una forcella telescopica all’anteriore ed un impianto frenante con dischi a margherita, con in opzione anche l’ABS, mentre il propulsore è un monicilindrico raffreddato a liquido, quattro tempi, con distribuzione bialbero.