Le supercar riescono sempre a far sorridere i tanti appassionati delle automobili. Questa volta qualcosa si è davvero superato.
Ah, l’automobilismo. Uno dei pochi settori commerciali capace di far emozionare e provocare sensazioni indimenticabili veramente ad una vastissima platea composta da persone che si dividono tra automobilisti, appassionati, collezionisti e addetti ai lavori. Un ramo dell’ambiente motoristico che sa davvero come farsi apprezzare tramite piccoli ma intensi scatti di lucida armonia ed intensa frenesia.
Basta un’immagine per fare innamorare centinaia di individui, mentre un video spesso è capace di far perdere la testa letteralmente agli stessi che ne avevano ammirato un breve quanto eterno fermo immagine.
Le supercar in particolare sanno come farsi amare. Stilisticamente, esteticamente e meccanicamente sono vetture appartenenti ad un segmento più unico che raro. Proprio per questo è stato creato quello che già in molti considerano il salone dei sogni.
Supercar: cosa sono e perché sono tanto amate
Prima di soffermarci sul pezzo forte dell’articolo, andremo a parlare delle tanto nominate ed apprezzate supercar. L’argomento è meno superficiale ed ovvio di quello che si possa anche solo lontanamente pensare. Si tratta di vetture sportive ad alte prestazioni omologate per circolare in strada. Sono di norma i veicoli di punta all’interno della gamma di un costruttore – pensiamo a Ferrari o a Lamborghini – e presentano anche alcuni dettagli derivanti dal motorsport.
Ad esempio, è capitato in più di un’occasione che la Ferrari portasse innovazioni derivanti dalla Formula Uno, categoria automobilistica in cui è grande protagonista. In Europa sicuramente la “madre” di tutte le supercar è la Lamborghini Miura. Prodotta dal 1966 al 1973, è stata il punto di riferimento assoluto in tal senso, almeno fino agli anni novanta. Negli Stati Uniti d’America invece la visione delle fabbriche era decisamente meno culturale, il movimento automobilistico era infatti maggiormente legato alle tendenze del momento.
Almeno fino agli anni settanta, anche perché successivamente pure nel nord America la parola ‘supercar’ ha avuto il chiaro e netto significato di ‘vettura dotata di prestazioni al top’. In poche parole Gli USA si sono direttamente – o indirettamente, dipende dai punti di vista – collegati all’Europa. Lo dimostrano vetture quali Chevrolet Corvette, Dodge Viper e Ford GT.
Salone dei sogni? No, delle realtà: è tutto splendidamente vero
E’ andato di recente in scena Top Marques Monaco, che si terrà al Grimaldi Forum dal 7 all’11 giugno. E’ l’esclusivo evento con grandi protagoniste le supercar di ogni epoca. L’edizione di quest’anno ha svelato i primi spettacolari dettagli. La manifestazione riunisce i migliori marchi delle iconiche supercar, e al suo interno si svlogerà anche un’asta speciale. Questa sarà dedicata al marchio Ferrari (8 giugno). Tra le auto protagoniste dell’evento, in ogni caso, ci saranno la Koenigsegg, la Ferrari Purosangue e l’Aspark Owl; ma anche le più recenti McLaren, Aston Martin, Bugatti e Porsche. Senza dimenticare alcune anteprime come il Quantino 25, la Dallara IR8 e una Ford Bronco personalizzata da Velocity, elaboratore americano.
Ci sarà spazio, eccome se ci sarà, anche per i collezionisti di vetture d’epoca. Ci riferiamo alla Classic Car Hall, area dedicata alle automobili classiche. Qui saranno esposte oltre sessanta delle migliori vetture sportive del ventesimo secolo. Tra i pezzi forti della sezione, due Benetton – con cui Michael Schumacher ha conquistato prima e seconda vittoria in F1 – che saranno battute all’asta. Ci sarà anche la ricostruzione della Bugatti Royale Esders degli Schlumpf; quest’ultima è una vettura estremamente rara nonché realizzata in sole sei unità.
L’evento di cui vi stiamo parlando farà da palcoscenico per il lancio mondiale del rover elettrico Flex, progettato per affrontare la spedizione sulla Luna che SpaceX ha in programma nel 2026. La proiezione alla mobilità del futuro sarà poi in scena tramite altri modelli innovativi. Pensiamo alla MC One, auto volante elettrica, oppure alla hypercar alimentata a idrogeno del gruppo Matador: MH2.