Il superbollo auto fa sempre discutere tantissimo, e anche questa volta non è stata da meno. Ecco cosa sta succedendo.
L’Italia ha una serie di regole estremamente ferree dal punto di vista automobilistico. Basti considerare l’assicurazione, ma anche il bollo auto. La tassa automobilistica è davvero molto odiata dagli italiani, ma se si detiene un’autovettura è pressoché obbligatorio pagarla. Se non si adempie a tale obbligo si può rischiare pene molto severe dal punto di vista economico e non solo.
Ci riferiamo a forse quella più grave, che è relativa al fermo amministrativo. Ma, ad ogni modo, vale un po’ per tutte le norme legate alle quattro ruote.
Esiste anche un’altra tassa, decisamente più onerosa, che è strettamente legata ai veicoli decisamente più prestazionali e ipervalutati dell’intero mercato dell’automotive: ci riferiamo al superbollo auto. Qualcosa a riguardo potrebbe definitivamente cambiare. Veniamo a capo di ciò di cui stiamo parlando.
Cos’è il superbollo auto
Il superbollo auto è una tassa automobilistica obbligatoria per i possessori di auto per il traporto promiscuo di cose o di persone, la cui potenza supera una determinata soglia. E’ stata introdotta per la prima volta nel 1976, ha subito l’abrogazione nel 1997 per poi essere nuovamente inserita nel 2011. A differenza di quella passata, la versione aggiornata del superbollo prevede un certo obbligo da parte di chi risulti essere possessiore di un veicolo con potenza di massimo 225 kW. Prevede il pagamento di un’aliquota di 10 euro ogni kW in eccesso. Nel 2011 è stata preparata un’altra legge che ha ulteriormente modificato l’aliquota, raddoppiandola e portandola a venti euro.
E’ stato anche abbassato il limite oltre il quale l’auto diventa a tutti gli effetti soggetta al superbollo: 185 kW. In poche parole, parliamo di un’aggiunta al bollo auto tradizionale. Con la differenza che non si tratta di un’imposta regionale ma bensì erariale. A dover pagare il superbollo auto sono tenuti i proprietari del mezzo, tuttavia il versamento è obbligatorio anche per chi è utilizzatore di una vettura in leasing. Se il mezzo viene ceduto, è tenuto al pagamento colui che ne risulta proprietario nell’ultimo giorno utile per il versamento della quota annuale.
L’imposta in questione è valida per un intero anno, a partire dal momento del pagamento. L’ammontare del superbollo non è costante per tutta la durata della vita del veicolo, bensì va a scalare con il trascorrere del tempo. Il superbollo subisce una decurtazione del 40% una volta trascorsi cinque anni dalla prima immatricolazione, del 70 dopo dieci e dell’85 dopo 15 anni.
Dopo vent’anni, il proprietario non è tenuto a pagarlo più. Per quanto riguarda il pagamento, deve avvenire mediante compilazione del modulo F24, con tanto di dati relativi all’identificazione univoca del veicolo. Se la quota non viene versata, o viene versata in maniera non adeguata, è prevista una multa pari al 35% della tariffa evasa.
Come calcolarlo
Ma è possibile calcolare il superbollo auto? La risposta è sì. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stata prevista un’apposita pagina in cui, una volta inseriti i dati del veicolo e l’anno di riferimento per il pagamento della tassa, viene indicato l’ammontare da versare nelle casse erariali. Conoscendo la soglia minima di partenza del calcolo, fissata a 185 kW, basta sottrarre la potenza minima da quella effettiva. Tale risultato va moltipilicato per l’aliquota imposta dallo Stato (20 €).
In poche parole, se si dispone di una vettura dotata di 305 kW di potenza massima, il risultato finale sarebbe di 2400 euro. Questo pagamento sarà tale per almeno cinque anni, per poi ridursi successivamente. Senza dimenticare, chiaramente, l’aggiunta del bollo auto tradizionale. Non vanno però dimenticate svariate varianti per quanto permane l’effettivo corrispettivo che dev’essere versate. La legge di riferimento prevede infatti alcune riduzioni in determinate situazioni.
Se l’auto è stata immatricolata da meno di cinque anni, ad esempio, vige il diritto ad una riduzione di 12 euro per ogni kW in eccesso. Se la macchina ha più di dieci anni, la riduzione viene dimezzata a 6€, se supera i 15 a 3€ e così via. Questo calcolo è strettamente legato ai fattori di inquinamento, dato che teoricamente le auto di più recente immatricolazione abbiano un impatto minore sull’ambiente rispetto a quelle di produzione pù datata.
Superbollo auto, qualcosa sembra cambiare
Il superbollo auto non è però così sicuro che rimanga saldo e stabile da qui ai prossimi anni. Avete capito bene. C’è infatti la clamorosa ipotesi di una prossima eliminazione del superbollo. Questa pare rispuntare tra gli emendamenti all’esame delle Commissioni Finanze e Bilancio della nuova Riforma Fiscale del Governo capitanto da Giorgia Meloni.
Il Governo sta valutando di eliminare una serie di microimposte. Tra queste spunta anche il superbollo auto, proprio l’addizionale erariale alla tassa automobilistica, che è dovuto dai possessori di auto vetture e veicoli legati al trasporto promiscuo di persone e cose con potenza superiore ad una determinata soglia. Niente è ancora deciso, è bene specificarlo, si attendono infatti novità legate ad un cambiamento che, se effettivo, sarebbe comunque storico.
Superbollo auto, come stanno le cose veramente: i dettagli
Abbiamo rispolverato, per così dire, la presentazione da parte della maggioranza di Governo dell’emendamento che dovrebbe mettere fine al superbollo auto, che è stata riproposta attivamente a partire dal 2011. Ebbene, a riguardo si è espressa non poco a sostegno Federcarrozzieri. L’associazione delle autocarrozzerie italiane ha analizzato quanto esposto dallo Stato italiano. Ricordiamo che gli introiti complessivi per le casse statali negli ultimi dodici anni, relativi al superbollo, sono stati pari a circa 1,2 miliardi di euro. Tuttavia la tassa in questione ha provocato pesanti anomalie all’interno del mercato italiano dell’automobile.
Se infatti inizialmente si è assistito ad una sensibile riduzione delle nuove immatricolazioni di vetture con potenza superiore ai 185 kW, dopodiché si è invece registrato il proliferare dei falsi leasing; ci riferiamo ad autovetture con targa estera fornite in noleggio a molti clienti italiani, con conseguente mancato versamento del bollo auto, del superbollo e imposte varie. Non è mancata la denuncia da parte del presidente di Federcarrozzieri Davide Galli.
Quest’ultimo ci ha tenuto ad analizzare un’altra questione che renderebbe il superbollo auto una tassa tanto iniqua quanto sbilanciata. In poche parole “nelle regioni che non prevedono esenzioni totali di bollo e superbollo per auto elettriche o ibride, le auto nuove e con motori ibridi non sono tenute al pagamento dell’imposta. Questo nonostante superino abbondantemente i 185 kW di potenza massima. Il superbollo si applica infatti ai soli motori termici, e non ha a che vedere niente con le versioni elettriche”.