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Stop anticipato a benzina e diesel, scoppia il caos: cosa succede ora per clienti e costruttori

Brutte notizie per gli automobilisti, con l’anticipo dello stop alla benzina che farà molto discutere e non piacerà a nessuno.

Si sta parlando ormai da tanti anni del fatto che si dovrà andare velocemente verso la chiusura delle stazioni di benzina, con le case automobilistiche che non produrranno più auto con questo carburante. Il futuro dunque è tutto elettrico, anche se si tratta di una scelta che sicuramente ha diviso e non poco l’opinione pubblica.

Stop alla benzina (allaguida.it)

In Europa la data che bloccherà definitivamente questi veicoli è fissata per il 2035, anche se la speranza di molti è quella di rivedere queste Leggi. Al giorno d’oggi è davvero assurdo anche solo pensare che l’elettrico possa effettivamente diventare una soluzione su scala mondiale, dunque serve parsimonia e attenzione sui passi futuri.

Sono troppi i posti di lavoro che sono a rischio, con l’industria automobilistica che ha un ruolo troppo cruciale a livello mondiale. L’Europa punta su di una virata del tutto elettrica, ma ora c’è chi sta pensando anche di anticipare i tempi rispetto al 2035, con la notizia che giunge così come un fulmine a ciel sereno.

Gran Bretagna anticipa i tempi: addio alla benzina dal 2030

La situazione è davvero paradossale, perché da un lato non vi sono segni di crescita per le auto elettriche, ma dall’altro lato le istituzioni continuano a richiederne la produzione. Lo sa bene anche la Gran Bretagna, con i colossi che hanno chiesto aiuto al Governo, con Rishi Sunak che ha messo in discussione la scelta di bloccare la produzione di auto a gasolio e a benzina per il 2030.

Keir Starmer (Ansa – allaguida.it)

La decisione era stata presa sotto la gestione di Boris Johnson, ma a quanto pare l’esecutivo, che ha a capo il laburista Keir Starmer, non ha alcuna intenzione di compiere alcun passo indietro. Si tratta di una decisione che però è davvero molto divisiva, con il Regno Unito che rischia così seriamente di rimanere tagliato fuori da un mercato troppo importante come quello delle auto a combustione termica.

A peggiorare ancora di più la situazione ci ha pensato il Governo, con questi che ha emanato una Legge che obbliga le case a vendere almeno il 22% di auto elettriche. Si tratta di un numero folle e assurdo che non sarà mai raggiunto, con le sanzioni che dunque sono già dietro l’angolo. Una scelta che fa discutere e che soprattutto è impraticabile perché mancano più di 5 anni al 2030 e l’industria automobilistica elettrica non è ancora lontanamente pronta.

Francesco Domenighini

Sono Francesco Domenighini, sono nato a Brescia il 29/03/1995, e ho iniziato a scrivere con la pagina di calcio internazionale Footbola.it. Dal 2021 scrivo libri a tematica sportiva, in particolare di motori come "Le leggende della Formula 1" e "Ferrari: Storia di una passione rampante". A luglio uscirà il mio decimo libro "Mercedes: leggenda di una stella". Lavoro per Web 365 da gennaio 2022 e dal 2024 conduco la trasmissione "Zona 300", dedicata al mondo del motorsport, su Well Tv, canale 810 di Sky.

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