L’Europa ha deciso di fare marcia indietro: lo stop alla vendita di auto con motore termico a partire dal 2035 è sospeso.
L’Unione europea, infatti, ha deciso di rinviare a data da destinarsi il voto sul blocco alla vendita di vetture con motore a combustione nei 27 Paesi della Ue a partire dal 1° gennaio 2035.
La comunicazione ufficiale della presidenza di turno, retta dalla Svezia, certifica quindi la situazione di stallo senza precedenti creatasi negli ultimi giorni attorno ad un provvedimento cruciale negli indirizzi di politica energetica dell’Unione.
La sua discussione è stata ufficialmente stralciata anche dal Consiglio Ue.
Il progetto originale prevedeva che, dal 2035, le emissioni di CO2 dovranno essere ridotte del 100%, lasciando quindi spazio solo ad auto elettriche o a idrogeno.
L’unica deroga era stata concessa ai piccoli costruttori, quelli cioè con una produzione compresa tra le 1.000 e le 10.000 vetture come Ferrari o Lamborghini. Adesso, però, la decisione è stata sospesa rimettendo, di fatto, tutto in discussione.
Cosa succede adesso
Il rinvio a data da destinarsi sullo stop alle auto ad alimentazione “tradizionale” apre quindi una spaccatura tra i paesi membri dell’Unione Europea con l’Italia in prima linea.
Inizialmente il testo, concordato con il Parlamento europeo, era già stato approvato in linea di principio con il solo voto contrario della Polonia e l’astensione della Bulgaria. Ai contrari si è ultimamente allineata l’Italia, che aveva finora dato il suo assenso.
Resta la Germania in bilico: il partito liberale ha frenato sulla decisione aprendo un problema nella maggioranza (di cui fanno parte Spd e verdi).
Quello che chiedono gli Stati membri, con la Germania in prima linea, è una deroga allo stop alla vendita di auto con motore a combustione se alimentate con gli efuel, ovvero i combustibili di natura gassosa o liquida, di origine sintetica, che vengono prodotti attraverso dei processi alimentati da energia elettrica rinnovabile.
Assieme ai biocarburanti, prodotti a partire dalle biomasse, gli efuel potrebbero rappresentare – a detta dei governi italiano e tedesco – delle valide alternative alla benzina e al diesel ‘classici’ per alimentare le auto a motore termico riducendo, ma non azzerando, le emissioni inquinanti.
Questa alternativa, anche se non permetterebbe di azzerare l’inquinamento atmosferico generato dalle auto nelle strade europee, garantirebbe un futuro alle macchine con motore a combustione.