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Stellantis sotto accusa, l’annuncio è durissimo: cosa succede ora

Stellantis è investita dalle accuse di uno dei suoi principali concorrenti. Lo scontro è durissimo e nessuno sa quali potranno essere le conseguenze

Il numero uno di Renault ha parlato, e non le ha mandate a dire: l’accordo tra i colossi europei e Tesla per aggirare i limiti sulle emissioni potrebbe affossare l’intero settore. Non sono le solite formule sfumate e diplomatiche, qui a essere sotto accusa è l’accordo tra due dei principali player, e Luca De Meo parla per l’intera industria.

John Elkann (ansa) allaguida.it

Nel mondo dell’auto tira  da tempo una brutta aria. I grandi costruttori cercano scappatoie per sopravvivere alle nuove regole sulle emissioni, stringendo alleanze impensabili fino a poco tempo fa. Proprio ieri è trapelata la notizia di una lettera firmata da alcuni pezzi grossi del settore, Stellantis e Toyota in testa. L’idea è tanto semplice quanto rischiosa: unirsi a Tesla per creare un gruppo comune ed evitare le multe salate previste dall’Europa nel 2025.

La denuncia di De Meo scuote l’industria

Luca de Meo non ci sta proprio. Il capo di Renault ha scelto Reuters per dire quello che pensa, senza girarci troppo intorno. Comprare crediti dai concorrenti gli sembra una follia pura, una mossa della disperazione che rischia di far crollare tutto il castello.

Luca De Meo (ansa) allaguida.it

De Meo non parla a caso. Da presidente dell’Acea, l’associazione dei costruttori europei, vede il quadro completo. Ce l’ha soprattutto con l’Europa, che non dà indicazioni chiare. I produttori brancolano nel buio, pensano persino di tagliare la produzione pur di non pagare le multe.

L’industria dell’auto europea è un malato grave, persino le cure sempre più disperate non sembrano avere effetto. Le pressioni per ridurre le emissioni aumentano ogni giorno. Il rischio è quello di buttare al vento decenni di tecnologia e know-how per una soluzione temporanea.

È una storia che potrebbe finire malissimo. L’alleanza con Tesla nasconde più di un’insidia. Un patrimonio industriale costruito in cinquant’anni rischia di andare in fumo in pochi mesi.

L’Europa dovrà dire qualcosa, e pure in fretta. Le parole di De Meo hanno scoperchiato un vaso di Pandora. Non si parla solo di normative sulle emissioni: qui rischia di saltare un pezzo fondamentale dell’economia continentale.

E se l’idea di creare un mega conglomerato con chi ormai ce l’ha fatta a superare le secche delle normative, può sembrare attraente, Il leader di Renault dice un forte e chiaro “NO”. Non è più il momento delle acrobazie finanziarie e dei trucchetti contabili: il problema va affrontato a livello industriale e normativo. E occorre farlo adesso, anzi occorreva farlo ieri.

Antonio Pinter

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Antonio Pinter