Ore caldissime in casa Stellantis, la notizia dà il via ad una situazione drammatica. Si ferma tutto, operai e dipendenti in ansia: intervengono i sindacati, che a loro volta sono inferociti. Tutti i dettagli e cosa succede
Sono giorni roventi per il futuro di Stellantis. Il gigante dell’Automotive sta attraversando una crisi che ha colpito gran parte dei colossi delle quattro ruote. Colpa (tra le altre, ma non l’unica) della transizione verso le zero emissioni, che hanno inciso in maniera pesante sul bilancio delle case produttrici.
Le aspettative circa i numeri e i profitti entranti dal settore elettrico erano ben diverse rispetto a quelle attuali. E ora gruppi come Volkswagen (per citarne un altro) sono alle prese con una crisi dai contorni buissimi. I dividendi tra costi produttivi e ricavi di mercato per le auto elettriche è ai minimi termini: un qualcosa che non poteva essere digerito dai brand senza conseguenze. Anche Stellantis lo ha provato e lo sta provando sulla propria pelle, con la produzione della 500e che ha rischiato di rappresentare addirittura l’estinzione per l’iconico modello di Mirafiori.
La stessa Mirafiori che ora è in una situazione drammatica, come definita dai sindacati. L’attività delle Carrozzerie sarà in stop totale per il mese di dicembre, mentre l’attività di tutto lo stabilimento andrà in stop dal 18 dicembre al 5 gennaio. Un qualcosa che significherà cassa integrazione (per l’ennesima volta) per oltre 1.300 dipendenti.
Nonostante gli sforzi di Stellantis a voler garantire la massima continuità per tutte le fabbriche in Italia, la preoccupazione dei sindacati è alle stelle. Il piano di convertire la 500e in 500 ibrida per salvare produzione e vendite non arriverà prima della fine del 2025, sempre al netto di imprevisti.
Per questo, è arrivato il comunicato congiunto di FIOM CGIL di Torino e della FIOM di Mirafiori, attraverso le voci dei rispettivi responsabili Edi Lezzi e Gianni Mannori. Un comunicato dove è emersa tutta la perplessità dei sindacati per la gestione che Stellantis sta mostrando e non lesina negli attacchi diretti: “Leggiamo stupefatti che i dirigenti di Stellantis dichiarano che serve unità d’intenti e visione, quando nella realtà non c’è nessun tipo di confronto e negoziato con i rappresentanti dei lavoratori”.
Parole dure, che non diradano i dubbi sul futuro e denunciano che: “[…] La situazione è ormai drammatica. Le lavoratrici e lavoratori hanno diritto ad avere risposte”.