La holding sta attraversando un periodo complicato con il calo produttivo in tutti gli stabilimenti: ma quali marchi controlla?
E’ un momento nero per il mercato dell’automotive. Tutte le aziende hanno registrato grossi cali nell’ultimo periodo a causa delle poche richieste da parte degli utenti. L’aumento dei prezzi, specialmente dopo la pandemia, ha fatto tirare il freno a mano ai cittadini che ora guardano con maggior interesse all’usato rispetto che ai nuovi modelli.
E da questo periodo complicato non è esclusa Stellantis. La holding guidata dal presidente John Elkann e l’amministratore delegato Carlos Tavares deve fare i conti con la diminuzione di produzione in tutti gli stabilimenti italiani. Nonostante la costante crescita negli anni ora il calo è sotto gli occhi di tutti e serve un’inversione di tendenza: nei primi nove mesi del 2024 il gruppo ha prodotto in Italia 387.600 veicoli (-31,7%) rispetto ai 567.525 dello stesso periodo dell’anno precedente.
Quali società controlla Stellantis: nomi incredibili
Il momento nero potrebbe coinvolgere decine di migliaia di lavoratori. Secondo la Fim-Cisl, infatti, sono circa 25.000 i lavoratori che rischiano di perdere il posto di lavoro nei vari stabilimenti di Mirafiori, Melfi, Atessa e Pomigliano. La holding nata nel 2021 dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA, sta addirittura pensando a clamorosi stravolgimenti per uscire dalla crisi e anche la posizione dell’ad Tavares non sembra più così salda. Il suo mandato termina nel 2026 e non è detto che venga prolungato se non dovesse esserci un’inversione di rotta.
L’aumento dei prezzi, la fine del mercato a metano (di cui Fiat e Lancia erano specialisti), l’addio del gpl, la progressiva uscita di scena del diesel e la grande concorrenza delle altre auto economiche sono tutti fattori che stanno incidendo pesantemente sui conti della holding il cui titolo in borsa, di conseguenza, continua a scendere.
Ma quali sono le società che Stellantis controlla dalla sua nascita? Tanti sono i brand che fin da subito, o successivamente alla fondazione, sono entrate a far parte dell’azienda. Sono ben 14 i marchi automobilistici che controlla: Abarth, Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, Dodge, DS Automobiles, FIAT, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot, Ram Trucks e Vauxhall. I siti produttivi si trovano in ben 29 paesi situati tra Europa, America, Africa e Asia.
Nei giorni scorsi si è parlato con insistenza anche di una possibile fusione tra Stellantis e Renault che andrebbe a creare un vero e proprio gigante nel settore dell’automotive. Stando però alle dichiarazioni di Tavares, questo accordo non si farà. L’amministratore delegato, infatti, ha affermato che si tratta solamente di speculazioni. E’ la volontà di mettere davvero la parola fine a questa voce oppure ci saranno altri capitoli in futuro? Solo il tempo potrà darci una risposta.
