Stellantis ha annunciato nuovi giorni di stop per i tre stabilimenti di Pomigliano d’Arco, Termoli e Pratola Serra: i motivi della decisione.
Nuove sospensione delle attività per gli stabilimenti di Stellantis. L’azienda, attraverso una nota ufficiale, ha comunicato alle organizzazioni sindacali i nuovi blocchi che riguarderanno i tre impianti di Pomigliano d’Arco, Termoli e Pratola Serra e saranno complessivamente di 29 giorni spalmati sui tre stabilimenti.
Il gruppo ha confermato il momento complesso che sta affrontando tutto il settore per via della mancanza di ordini a causa legata “all’andamento del mercato dei veicoli elettrificati in Europa”. La decisione ha scatenato le polemiche dei sindacati che venerdì 18 ottobre scenderanno in piazza per uno sciopero generale del settore automotive. Immediata la replica del presidente John Elkann che ha parlato in occasione del 50esimo anniversario del Gruppo Dirigenti Fiat.
Stellantis, nuovi blocchi: fermati gli impianti di Pomigliano, Termoli e Pratola Serra
Stellantis ha comunicato ulteriori giorni di stop alla produzione che interesseranno i tre impianti di Pomigliano d’Arco, Termoli e Pratola Serra, dopo quelli già annunciati per lo stabilimento di Mirafiori.
Nel dettaglio, come si legge nella nota dell’azienda, i giorni di stop saranno 29, così distribuiti: 11, 14, 15, 18, 21, 22, 25, 28 e 29 novembre 2024 per Pomigliano, dove verrà fermata la linea Panda; a Termoli verrà fermata la linea di assemblaggio dei motori Fire dall’11 al 24 novembre, mentre 11, 18 e 22 novembre non lavoreranno le linee GME, GSE e V6, infine, l’11 e il 12 novembre l’interruzione riguarderà Pratola Serra.
Il gruppo spiega che la decisione è stata necessaria in modo da adeguare la produzione alle “attuali condizioni di mercato e garantire una gestione efficiente delle risorse”. Inoltre, Stellantis ha confermato il difficile momento che sta attraversando l’intero settore per via della mancanza di ordini legata all’andamento del mercato dei veicoli elettrici in tutto il Vecchio Continente. Infine, nella nota, il costruttore specifica che l’obiettivo è quello di “garantire la continuità degli impianti e delle attività in questo momento complicato” e continuare a supportare i colleghi in un percorso impegnativo che prevede delle scelte complicate e non soluzioni immediate. Stellantis, poi conclude, affermando che questo percorso richiede “unità d’intenti e visione” in modo da accompagnare l’azienda, insieme a tutti i dipendenti, nel futuro.
Lo sciopero e le parole di Elkann
Domani, venerdì 18 ottobre, i sindacati saranno i piazza a Roma per uno sciopero generale dell’automotive la cui partecipazione, dopo la decisione di fermare la produzione, è aumentata, così come le polemiche dei sindacati. Il presidente John Elkann, durante il 50esimo anniversario del Gruppo Dirigenti Fiat, ha voluto replicare alle polemiche affermando che, in questi giorni, qualcuno non sta riconoscendo i meriti del gruppo ed i risultati raggiunti in 125 anni dalla fondazione, un traguardo che poche aziende sono riuscite a tagliare. Ad avviso dell’imprenditore, le “polemiche strumentali, i rancori ed i protagonismi” non risolverebbero nulla.