Stellantis, l’annuncio sconvolge il mondo intero: “Per le auto a benzina e diesel..”

L’annuncio del gruppo Stellantis fa tremare il settore auto, l’Amministratore Delegato Jean Philippe Imparato annuncia le prossime tappe dell’azienda.

Fabbrica di automobili
Fabbrica di automobili (Allaguida.it)

È stato l’Amministratore Delegato di Alfa Romeo, uno dei marchi inglobati nel gruppo Stellantis, Jean Philippe Imparato, ad annunciare le prossime tappe che l’azienda intende affrontare. L’annuncio conferma ciò che si ipotizzava già da tempo, e fa tremare le gambe a centinaia di migliaia di dipendenti, poiché scuote il settore dell’automotive.

Il settore dell’automobile versa in condizioni drammatiche, le vendite di auto sono in costante calo negli ultimi anni, e non si sa come uscire da questo pantano. Inoltre, ci sono le imposizioni UE riguardanti l’utilizzo delle energie sostenibili, e quindi la lotta al combustibile fossile. Stellantis annuncia il taglio della produzione di veicoli con motore benzina e diesel.

L’annuncio di Stellantis: lotta ai motori termici per favorire l’elettrico

Automobili all'interno di uno stabilimento
Automobili all’interno di uno stabilimento (Allaguida.it)

Piuttosto che pagare le multe riguardanti le emissioni di CO2, causa i nuovi limiti imposti dalla Comunità Europea, e che entreranno in vigore a partire dal prossimo anno, il gruppo Stellantis preferisce tagliare la produzione di auto con motore benzina e diesel. Imparato è stato chiarissimo, e si teme il licenziamento di migliaia di operai in tutta Europa e negli Stati Uniti.

La decisione inevitabilmente si abbatterà anche sugli stabilimenti italiani, all’interno dei quali, attualmente, non viene prodotto nessun modello di auto elettrica. Si doveva iniziare con la grande produzione della Fiat 500e, la prima elettrica tutta italiana, e invece il flop commerciale del modello ha costretto la casa automobilistica a rivedere i piani futuri.

Dal prossimo gennaio, il limite massimo di emissioni di CO2 nell’aria è stato ulteriormente abbassato in tutti i Paesi dell’Europa. Ogni costruttore automobilistico è tenuto a tenere sotto controllo il numero di veicoli immessi in commercio. Questa normativa serve per spingere il mercato dell’elettrico, che non sembra prendere piede, tanto da valere solo il 6% del mercato globale.

Mercato delle auto elettriche paralizzato, il programma UE per aumentare produzione e vendite

Per produrre più veicoli elettrici, si deve diminuire il numero di vetture a motore termico. Ora, però, il pericolo che corrono tutti i costruttori è quello di non riuscire a garantire il mix di vendite. Se proseguono a produrre gli stessi numeri di esemplari termici, vanno incontro a multe. Secondo gli analisti della banca Barclays, il totale delle sanzioni vale complessivamente oltre 10 miliardi di euro, e soltanto per il 2025.

Una situazione insostenibile per tutti i marchi coinvolti. L’obiettivo è quello di arrivare almeno al 24% di auto elettriche prodotte, una cifra elevatissima, considerando che le vendite sono ferme al 6%. Il rischio è anche quello di produrre troppi veicoli elettrici che resterebbero invenduti. Ciò spinge ancora di più il mercato dell’usato, che da qualche anno è tornato florido.

In Italia, Stellantis ha sospeso la produzione della Fiat 500e nello stabilimento di Mirafiori, e a questo si va ad aggiungere il fermo produzione dello stabilimento di Pomigliano d’Arco, dove si produce la Fiat Panda. Dove finiscono le auto elettriche invendute?

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